In primo grado il tribunale di Sciacca aveva accolto i loro ricorsi e l’Asp avrebbe dovuto pagare stipendi arretrati per 1 milione di euro
La Corte di Appello di Palermo, sezione lavoro, ha integralmente accolto gli appelli proposti dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, avversi alle sentenze dello scorso anno del giudice del lavoro del tribunale di Sciacca, che in primo grado l’aveva condannata al pagamento a tredici lavoratori precari ausiliari di varie annualità di retribuzione per un totale di un milione di euro.
Gli ausuliari ritenevano arbitrarie le chiamate di altri lavoratori a tempo determinato, violando le graduatorie interne di assunzione. In primo grado i giudici avevano dato loro ragione. Si tratta di personale che ha svolto servizi ausiliari con contratti a tempo determinato presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca in un periodo compreso tra il 2007 e il 2012.
I lavoratori interessati sono Patrizia Mantia, Nicolina Pipitone, Francesca Scoma, Caterina Giovinco, Giuseppa Guardino, Giovanna Rita Volpe, Angela Accursia Tortorici, Ignazia Maria Zefiro, Concetta Gurrera, Accursia Scaduto, Liliana Tulone, Vincenzo Alba e Calogero Gelone.
Tratto da un aricolo di Giuseppe Recca de La Sicilia
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