“Ancora una volta, con linguaggio burocratese, l’Amministrazione del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, torna alla carica per ritoccare le tariffe sul costo dell’acqua per uso irriguo. Un ritocco che porta il prezzo dell’acqua dagli attuali 15 a 21 centesimi per metro cubo, con un aumento di ben il 40% di quanto si è pagato sino ad oggi”.
A denunciare la vicenda oggi interviengono l’Upa e Cia di Ribera, organizzazioni professioni capeggiate da Giuseppe Venturella e Giocanni Caruana.
“Se per irrigare l’anno scorso un’ettaro di agrumeto per una stagione si è pagato 525 euro, oggi costerà 750 euro. Una richiesta farneticante, in uno stato di crisi profonda dell’agricoltura ed in un Paese in recessione, da anni”, chiosano.
“Il Consorzio- spiegano- oggi parla di un aumento di soli 2 centesimi, ma nei fatti l’aumento è di ben 6 centesimi” rimarcando come “i dirigenti del Consorzio “dimostrano di calpestare gli impegni collegiali assunti negli incontri con le Organizzazioni professionali”.
Le Organizzazioni Professionali Agricole rigettano categoricamente quanto deliberato dal Commissario straordinario del Consorzio, Viola, e chiederanno, nel corso dell’incontro che si dovrebbe tenere mercoledì 1 luglioprossimo nella sede dell’Assessorato Regionale Agricoltura, “garanzie concrete sul futuro della nostra agricoltura, che non può, certamente, sopportare questi costi di produzione”.
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