ASSOCIAZIONE MIZZICA: “IL SANT’ANNA DIVENTI DAVVERO UN CENTRO CULTURALE POLIFUNZIONALE”

Qual è la destinazione d’uso del riqualificato compplesso monumentale del Sant’Anna? L’interrogativo è posto dal movimento Mizzica che ha formalizzato la richiesta al Comune di Sciacca. 

L’associazione Mizzica vede la struttura monumentale come un “centro culturale, polifunzionale, di aggregazione sociale, che ogni città a misura di cittadino deve prevedere e pretendere, che sia luogo ed espressione alla proposta artistica del territorio, che possa saziare la sete di spazi delle nuove generazioni”.

Per Mizzica, oggi di fatto non lo è e passaad un altro esempio, quello della biblioteca comunale, che “dovrebbe essere il baricentro della proposta culturale”, ma che attualmente “è lasciata solo ed esclusivamente al lodevole intuito di chi la gestisce”.

La biblioteca, evidenzia Mizzica, presenta evidenti criticità strutturali: “una sala inagibile che ha ridotto notevolmente gli spazi di studio, le prese elettriche non funzionanti, internet completamente assente nonostante numerose sollecitazioni”.

Ritornando alla struttura del Sant’Anna, Mizzica la definisce “così per com’è è poco utile”, presentandosi “come “la casa dei più disparati uffici, frutto di mancanza di visione e di programmazione, del rincorrere sempre le emergenze, quando invece potrebbe essere già oggi quello che noi auspichiamo sia: quel centro polifunzionale e culturale che includa al suo interno lo strumento essenziale e basiale quale è la Biblioteca Comunale”.

Sul complesso Sant’Anna, i laboratori di Mizzica “sono da tempo a lavoro insieme ad altre realtà civiche per elaborare una proposta di utilizzo completa ed esaustiva: è infatti arrivato il momento che in questa città ci si confronti seriamente su un modello per la cultura a 360 gradi, dal quale partire per uno sviluppo sostenibile in termini turistici e di qualità della vita”.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca