Assessore? No grazie…
Il comune di Sciacca era “inamministrabile” quando aveva 530 dipendenti, figuriamoci ora che ne ha circa 200, che presto diventeranno 120. Ecco perchè nessuno vuole fare l’assessore.
La politica ci ha sempre abituato ai colpi di scena. Non è mai stata esempio di coerenza, assoluto rigore e rispetto delle proprie idee. Ma quello a cui di recente si sta assistendo a Sciacca supera ogni più ampia immaginazione. Vedere Fabio Termine, paladino di Mizzica, fustigatore della vecchia politica, portatore di idee nuove aggrapparsi, a quanto si dice, a transfughi di navi in via di affondamento, da consiglieri in carica ad ex consiglieri … sbalordisce. Ma una città di ex 40.000 abitanti (la crisi delle nascite e le “fughe” al Nord o all’estero per lavoro stanno assottigliando purtroppo i residenti) non può essere ragionevolmente amministrata con solo 4 assessori e un consigliere. Allora diventa inevitabile “l’assessore-mercato”, così come il toto assessori sui media e sui “social”. A chi assiste sorpreso alle voci che si rincorrono in questi giorni non resta che rassegnarsi e sperare che magari un ex assessore, con qualche annetto sulle spalle, finisca con l’accettare di far parte e portare la sua esperienza a quella che fu una giunta di giovani. E che per “giunta” non sia il solo. Purtroppo la masochistica natura insita nel DNA della sinistra, trasmigata nel PD, a dividersi e ad autoaffondarsi ha portato pure a questo… Del resto anche chi da Mizzica dopo tanti comizi di fuoco che colpivano la vecchia politica è salito a bordo di altra nave, si è poi affrettato a scendere quando la magistratura ha affondato i primi colpi.
Ma ci sono anche tanti altri momenti singolari sui “metodi”, non “sistemi”, che stanno caratterizzando la politica cittadina. C’è l’ex fedelissimo del Presidente del Consiglio comunale che finisce col presentargli una “mozione di sfiducia. E chi, dopo anni di frequentazione e di calpestio del non sacro suolo municipale, continua ad addebitare le tante incompiute e magagne della città all’ultimo malcapitato sindaco. E poi, diciamoci la verità, chi è tanto insano da fare l’assessore per 18 mesi, con pochissime possibilità di proporre idee e incidere sull’azione amministrativa ? Al massimo potrebbe occuparsi della “normale amministrazione”, di fare riparare le buche, togliere le transenne, asfaltare una strada o sostituire una lampadina. Cose che spesso sono anch’esse complicate nella pubblica amministrazione. ed a Sciacca in particolare. Per cui non ci meravigli se, al termine, Termine sia costretto a bussare a tante porte… Dovrà invece suonare strano se alla fine riesca a trovare qualcuno… Certamente sarà complicato trovarne in città. Chi frequenta il palazzo o segue un minimo le vicende cittadine, sa bene che non è consigliabile, per la propria immagine e per la propria salute, frequentare la via Roma. E non per irresponsabilità. Ma per fatti oggettivi che trascinerebbero chiunque a figuracce. Il comune di Sciacca era inamministrabile (ci si consenta il neologismo) quando aveva 530 dipendenti, figuriamoci ora che ne ha circa 200, che presto si ridurranno a 120. Da portare la fascia tricolore al Prefetto. E su Facebook si scrive che ci vuole il vigile fisso in via Vittorio Emanuele, le pattuglie di polizia locale e una squadra di pronto intervento 24 ore su 24… Ma i vigili urbani da decenni sono sotto organico e ora ridotti al lumicino. La villa comunale è abbandonata, le transenne sono dovunque… Non ci sono più i villieri-giardineri di una volta, non c’è la squadra di operai di pronto intervento, l’ufficio tecnico è allo stremo, i dirigenti mancano… Meditate, meditate gente quando al telefono vi proporranno di fare l’assessore…




