Su 70 deputati all’Ars in 36 hanno accolto la proposta del collega Ismaele La Vardera e si sono sottoposti al test del capello. Un esame che rivela il consumo di droghe, uso e abuso in dosaggi diversi e impropri da quelli prescritti. Il primo passo per istituzionalizzare una verifica, a metà strada tra diritto alla privacy e trasparenza, una assunzione di responsabilità in piena regola per chi ricopre cariche pubbliche, come scritto nel disegno di legge che lo stesso La Vardera ha annunciato nei giorni scorsi e che arriverò all’esame dell’aula
Soddisfatto per come si è sviluppata la giornata il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno: “Abbiamo voluto avviare un’operazione-trasparenza su proposta del collega La Vardera. Ognuno sarà responsabile di quelle che sono le proprie abitudini, non abbiamo paura di esporci”.
Anche il deputato regionale saccense Michele Catanzaro, capogruppo Pd all’Ars, si è sottoposto all’esame: “Ho accolto con piacere l’iniziativa – ha detto – le istituzioni, tutte, devono intervenire. spero che questo nostro gesto possa essere da monito affinché la campagna di informazione e prevenzione sugli stupefacenti possa servire ad orientare con maggiore consapevolezza e responsabilità tutta la comunità”.
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