Alle due di notte cala il sipario sull’edizione 111 del Carnevale di Sciacca
Anche l’ultima giornata del Carnevale di Sciacca ha rispettato le attese. Sfilata di carri nei tempi previsti, esibizioni coinvolgenti, strutture in cartapesta sempre più ammirate, divertimento sfrenato in piazza e nei vicoli, gran finale con il rogo di Peppe Nappa e spettacolari fuochi pirotecnici.
E’ stata davvero una bella festa, una sorpresa dopo l’edizione raffazzonata del 2010, quella incerta fino all’ultimo momento e poi rinviata a maggio con poco successo. La gente si è divertita, i carri allegorici sono stati di eccezionale qualità e c’è stato finalmente un rilancio creativo dopo alcune edizioni in cui le associazioni non si erano espresse ai loro livelli, rischiando in tal modo di fare perdere una tradizione centenaria.
Forse le presenze di visitatori sono state inferiori, ma occorre probabilmente lavorare meglio sulla comunicazione per avere migliori risultati. Non si è parlato di capannoni, ma per una ulteriore crescita sono necessari, ancche sei carristi hanno dimostrato di essere bravi anche in un angusto garage. L’organizzazione è stata ottima e alcune novità hanno colpito favorevolmente. I bilanci si faranno dopo: ieri sera molti più saccensi (tra cui tanti bambini) hanno potuto ammirare il rogo di peppe Nappa, mentre le autorità hanno potuto fare, soddisfatte, la solita passerella finale, sotto la regia sempre lucida di Salvatore Monte, un giovane su cui adesso occorre credere.
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