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ARRIVANO I MAGISTRATI, MA DIMINUISCONO GLI INVESTIGATORI

Da lunedì prossimo l’organico della Procura della Repubblica di Sciacca è al top, grazie all’arrivo dei tre nuovi sostituti procuratori. Ma se da un lato l’organico della magistratura inquirente, dopo tanto tempo, è totalmente coperto, dall’altro la macchina investigativa non risulta ugualmente possente come tradizione nella città termale. Abbiamo scritto nei giorni precedenti della carenza di organico della Polizia di Stato. Non solo carente, ma pure impegnato anche nell’emergenza di Lampedusa. Una carenza che nella città termale si riverbera anche sui normali servizi come quello delle pattuglie. Qualche giorno addietro, uno dei più incisivi ispettori della Polizia di Stato, impegnato nella sezione anticrimine di Sciacca, Giovanni Pecoraro, ha ottenuto il trasferimento in altra sede. La Guardia di Finanza, nell’ambito degli obiettivi che con più incisività sta spingendo il Ministero, sta intensificando la lotta all’evasione fiscale, altra piaga che affligge l’economia italiana. In tale contesto, un maggiore carico di lavoro inquirente ricade sull’Arma dei Carabinieri. Una Compagnia, quella di Sciacca, che opera su un territorio definito, senza tema di smentita, altamente sensibile alla criminalità e alla presenza mafiosa.

 In buona sostanza, la Benemerita ha dovuto allargare le spalle per sostenere in misura ancora superiore la macchina investigativa. E su un territorio coralmente riconosciuto ad alta densità di spaccio di droga e di presenza mafiosa, lo sforzo appare ancora più significativo. E se fino a qualche giorno fa la classe politica presente sul territorio fungeva da cassa di risonanza dell’allarme lanciato dalla Procura della Repubblica, circa la grave mancanza dei magistrati inquirenti, ora è bene che profonda il suo impegno, presso il potere politico romano, per potenziare gli organici delle forze dell’ordine. Le due ali che consentono sul territorio una serrata lotta al crimine devono necessariamente battere all’unisono: l’organico dei magistrati e quello delle forze dell’ordine deve essere commisurato in modo proporzionale. Certamente non può essere inversamente proporzionale.

Lunedì prossimo, intanto, prendono servizio i tre nuovi sostituti procuratori, di prima nomina e vincitori dell’ultimo concorso: Michele Marrone, Giovanni Vaira e Alessandro Moffa. Da parecchi mesi, quasi un anno, la magistratura inquirente è costituita dal procuratore capo, Vincenzo Pantaleo, e dal sostituto procuratore, Salvatore Vella. Eppure, i due magistrati, hanno saputo mantenere un ritmo da guinness dei primati. Il tribunale, adesso conta 6 giudici, più il presidente. L’organico normale sarebbe di 9 giudici più il presidente. A fronte della partenza dei giudici Agate e Bifano, c’è l’arrivo imminente del giudice Silvia Capitano. Poche settimane fa, il palazzo di giustizia saccense ha concluso due processi di mafia, “Scacco Matto” e “Face off”.

Redazione Corriere

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