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ARRESTATO FRA’ DAVIDE MORDINO

Secondo la pubblica acccusa avrebbe compiuto atti sessuali con numerosi minori di sesso maschile di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, in cambio di denaro

Frà Davide Mordino, è stato tratto in arresto e tradotto all’Ucciardone. Agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Sciacca ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere. Ordinanza emessa lo scorso 18 luglio dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Maria Pino.

E’ stata accolta la richiesta avanzata dai pubblici ministeri titolari delle indagini, i magistrati Laura Vaccaro ed Alessia Sinatra, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo.Davide Mordino, quarantunenne, è noto a Sciacca essendo stato parroco nella Basilica di San Calogero.

Frà Davide, secondo gli investigatori fino al 30 dicembre 2009 “avrebbe compiuto atti sessuali con numerosi minori di sesso maschile, di età compresa tra i 14 ed i 18 anni, in cambio di denaro, con l’aggravante di aver commesso i fatti in danno di minori e con l’abuso di poteri e con violazione dei doveri inerenti la propria qualità di ministro di culto”.

“La complessa attività di indagine – secondo gli investigatori- trae le sue origini dall’ operazione antidroga “Mata Hari”, dalle cui risultanze investigative si appurava che l’allora sacerdote della Basilica San Calogero, padre Davide Mordino, avrebbe intrattenuto rapporti sessuali a pagamento con un indagato di quell’indagine”.

“Sebbene – spiegano gli investigatori – tale condotta non fosse assolutamente rilevante con riguardo alle investigazioni in corso”, il Commissariato di P.S. di Sciacca, dava inizio ad una “attività di indagine finalizzata ad accertare se padre Davide Mordino si intrattenesse nei locali della Basilica di San Calogero anche con dei minorenni”.

Secondo l’indagine investigativa, sarebbe emerso che il “consolidato e ricorrente “modus operandi” del sacerdote” si svolgeva nel seguente modo. “Approcciava le sue giovani vittime con la scusa di fargli fare un “test sulla sensibilità corporea” (pagato, asseritamente, dall’Università di Palermo), cui seguivano le diverse “prestazioni” sessuali, con pagamento ai ragazzi della somma di denaro da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 300 euro”.

Frà Davide, secondo le investigazioni avrebbe fatto “sottoscrivere, un modulo apparentemente intestato alla società MEDIASET di Milano, che avrebbe consentito loro la partecipazione a programmi televisivi, stante peraltro la sua parentela con un noto intrattenitore televisivo, impegnato in trasmissioni condotte da Maria De Filippi rendendosi, in tal modo, facilmente credibile ai ragazzi, desiderosi di entrare nel mondo dello spettacolo”.

“A seguito dell’articolata attività svolta- continua la nota del Commissariato di P.S. di Sciacca- la direzione delle indagini veniva assunta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, competente per il reato di prostituzione minorile. Dopo le operazioni di rito frà Davide Mordino è stato associato alla Casa Circondariale “Ucciardone” di Palermo a disposizione dell’autorità giudiziaria”.

La vicenda, esplosa verso la fine del 2010 fece grande scalpore nella città termale e divise in due l’opinione pubblica. La chiesa, per il caso Sciacca, fu tempestiva. Il Terzo Ordine regolare dei Francescani e la Curia vescovile di Agrigento costituirono un vero e proprio processo. Ma la decisione non è definitiva (anche in attesa delle conclusioni della magistratura).

Redazione Corriere

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