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“ARANCICIDIO”: RENDA CHIEDE LE DIMISSIONI DELL’ASSESSORE TRAMUTA PER AVER FATTO SECCARE 150 ALBERI D’ARANCIO

Gli alberi sarebbero stati piantati senza autorizzazione dell’Anas

Il coordinatore cittadino di Sinistra, Ecologia e Libertà, Angelo Renda, chiede politicamente “la testa” dell’assessore Baldassare Tramuta, per “arancicidio”. Secondo Renda, avrebbe fatto seccare 150 alberi piantati negli svincoli stradali. Renda, denuncica l’accaduto con una nota.

“Oggi- scrive Renda- la civica amministrazione comunale è ancora una volta nell’occhio del ciclone per un’altra “invasione di campo”, per l’esplosione del caso delle piante d’arancio, piantumate dal Comune di Ribera senza alcuna autorizzazione dell’Azienda Nazionale Autostrade Statali di Agrigento, nei quattro svincoli per Ribera della SS 115. Preziose piante da sempre a simboleggiare la ricchezza del mondo contadino riberese, dimenticate e lasciate colpevolmente seccare”.

Angelo Renda chiede al sindaco di Ribera di “licenziare”, “mettere a riposo” l’assessore Baldassare Tramuta.  La richiesta di “esonerare” dall’incarico assessoriale l’esponente politico del Pdl scaturisce dalla “grave e clamorosa vicenda relativa alla mancata custodia, manutenzione e cura e poi “morte per sete” perché non irrigate, di circa 150 alberi di arance piantumate nei quattro spaziosi svincoli per Ribera della SS 115”.

“La cerimonia della piantumazione di circa 150 alberi di arance- continua Renda- fu solenne, laboriosa, ma soprattutto esaltante nei quattro svincoli della SS 115. Nella stessa conferenza stampa del sindaco di Ribera Carmelo Pace e dell’assessore Baldassare Tramuta veniva enfatizzata, con esagerazione retorica, l’iniziativa mirante alla  “valorizzazione delle nostre arance: in tutti gli svincoli, affermavano con esaltazione, verranno piantati alberi di arance. Un modo nuovo che servirà a far identificare Ribera con il suo prodotto tipico per eccellenza!”

“Chi attraversa quegli svincoli, quei luoghi avrebbe dovuto vedere le preziose piante di arancio rigogliose, floride, piene di vigore, di salute e di energia. Al contrario resta inorridito per lo spettacolo desolante e raccapricciante che si presenta ai propri occhi. Le piante di arancio che avrebbero dovuto essere accoglienti ombrelloni verdeggianti, sono ridotte ad aridi ed insecchiti legni: sono morte per sete”

Redazione Corriere

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