Il sindaco, l’Amministrazione comunale, i Consiglieri comunali, il presidente del Consiglio comunale rivolgono un appello a tutti i riberesi affinché si rechino il 12 e 13 giugno a votare per i quattro referendum, particolarmente per quello sull’ acqua. “Se si vuole far tornare questo elemento prezioso per la vita, un bene comune – si legge nella nota dell’Ufficio di Gabinetto – dobbiamo partecipare attivamente. Il Parlamento italiano, ha dichiarato l’acqua una merce e non un bene essenziale come l’aria e il sole. Il potere delle multinazionali, consapevole della indispensabilità del prezioso liquido, e della sempre minore disponibilità, si sta impossessando dell’acqua di tutta l’Italia. Tra i tanti processi di privatizzazione, quello dell’acqua, essendo un bene comune, non può e non deve diventare fonte di guadagno per pochi privati. Le aziende come la Veolia società del Gruppo Veolia Environnement, leader mondiale nei servizi ambientali, la Ondeo, ecc. stanno mettendo le mani sull’acqua italiana. L’Amministrazione tutta dice sì alla vita e alla democrazia. E’ indispensabile ricordare che, per legge, affinché i referendum abrogativi abbiano effetto, occorre che la percentuale dei votanti raggiunga il 50% più uno degli aventi diritto al voto, il cosiddetto quorum. Essendo abrogativi, se volete ad esempio dire no al nucleare, occorre votare sì”.
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