APPELLO CONSIGLIERI COMUNALI PD: “SI APRA VERTENZA SCIACCA”
La Città non può vivere nell’isolamento. Serve uno scatto di orgoglio
Un appello ai parlamentari regionali e nazionali del Partito Democratico ed agli assessori regionali di riferimento, Lo Bello e Scilabra, affinchè si apra ufficialmente una “Vertenza Sciacca”. La richiesta è dei consiglieri comunali Pd Vincenzo Marinello, Simone Di Paola, Cinzia Deliberto ed Enzo Sabella, che in una lunga lettera sottolineano come la seconda città della provincia e un territorio di esclusive risorse culturali ed economiche sia in questo momento in grave difficoltà e non riesca a dare risposte concrete alla popolazione.
Pubblichiamo integralmente l’appello, trasmesso anche al segretario provinciale del partito.
La storica vittoria del centrosinistra in Sicilia e la conseguente nascita del Governo guidato da Rosario Crocetta, il primo legittimato dal consenso popolare ed il secondo dopo la presidenza affidata nel 1999 al compagno Angelo Capodicasa, può e deve aprire una fase nuova e diversa rispetto al modo con cui il nostro partito affronta e tenta di individuare risposte concrete ai tanti mali, ai tanti drammi sociali che il nostro territorio continua a vivere e che mai nessuna forza politica ha saputo o voluto provare a risolvere.
Alla fine di questa interminabile maratona elettorale ed in attesa di capire se il PD potrà davvero rivendicare il diritto/dovere di dare vita in Italia al Governo del cambiamento, il bilancio per la nostra Provincia è certamente lusinghiero: oggi Agrigento può contare su un Parlamentare Regionale, due Componenti del Governo della Regione e su ben quattro Parlamentari Nazionali. Questi numeri, che di per se stessi testimoniano le aspettative che le nostre comunità manifestano nei nostri riguardi, non possono certamente restare lettera morta, ma al contrario devono responsabilizzare ancor di più quanti in questi mesi hanno chiesto la fiducia degli elettori ed oggi hanno il dovere di dare loro risposte alle tante questioni aperte, aprendo una stagione nuova nel rapporto fra il Partito, con le sue derivazioni politiche ed istituzionali ad ogni livello ed il territorio della nostra Provincia, sempre più depresso, sempre più abbandonato.
Ogni giorno, nella nostra veste di Consiglieri Comunali tentiamo, seppur consapevoli della limitatezza delle nostre funzioni e delle nostre prerogative, di supportare e dare voce ai problemi dei cittadini, dall’ordinaria amministrazione a temi e questioni di carattere nazionale o regionale. Ma ci rendiamo conto che soli non ce la facciamo.
Per queste ragioni abbiamo deciso di lanciare un appello accorato alle nostre rappresentanze parlamentari e di governo, convinti che questa particolarissima fase politica sia un treno che non vogliamo e non possiamo perdere. Troppe sono le grandi questioni di carattere sociale, economico, culturale e soprattutto occupazionale che attendo di essere finalmente affrontate seriamente e la nostra Città di Sciacca non fa certo eccezione. Pensiamo alla nostra più grande ricchezza, le Terme di Sciacca: uno straordinario patrimonio naturale, le cui proprietà salsobromoiodiche sono uniche al mondo, pari solo alle terme di Baden Baden, e tuttavia da troppi anni violentate e depredate dai famelici appetiti della peggiore spartizione partitocratica, quotidianamente mortificate nelle sue straordinarie potenzialità, a causa della inadeguatezza di quel Centrodestra che, chiamato a governare la Sicilia negli vent’anni anni, non ha mai voluto dare seriamente il là all’avvio del processo di privatizzazione, unica salvezza per rilanciare le nostre terme sui mercati del turismo internazionale; oggi vogliamo sapere dal nostro Governo, fuori da ogni logica di campanile, quanto tempo ci vorrà ancora per definire e dare piena operatività al bando per l’individuazione del soggetto privato che, per competenza e solidità finanziaria, sarà chiamato a ristrutturare e rilanciare definitivamente il nostro patrimonio termale, consapevoli che rispetto a questo tema nessuno può più permettersi di giocare o pensare di fare passerella, in ragione del fatto che qui si gioca la credibilità di ciascuna forza politica, nessuna esclusa. Pensiamo alla nostra marineria ed all’agricoltura: se davvero il nostro mare e le nostre campagne costituiscono le principali fonti di reddito per le nostre famiglie, è anche vero che per decenni i Governi di Centro Destra ne hanno fatto oggetto unicamente di squallida propaganda elettorale, senza mai reperire le risorse necessarie o individuare le opportune soluzioni legislative per rilanciare questi importantissimi settori produttivi; risultato di questi vent’anni di propaganda e malgoverno: le campagne si spopolano e vengono abbandonate dai giovani, gli armatori sempre più frequentemente decidono di rottamare le proprie imbarcazioni rassegnandosi alla disperazione più totale; rispetto a questo stato di cose pretendiamo di sapere cosa intende fare il nostro Governo per imprimere una radicale inversione di tendenza. Pensiamo alla nostra Ceramica: uno dei più suggestivi tratti identificativi della nostra Comunità, apprezzata in tutto il mondo, ma mai davvero valorizzata e fatta veicolare come prodotto di punta del nostro comparto artigianale: eppure per anni i Governi precedenti hanno finanziato i cosiddetti Distretti della ceramica.. peccato che dalle nostre parti non si sia visto il becco di un quattrino ne uno straccio di progetto di promozione serio finanziato.
Come non pensare alla sanità? Davvero vogliamo sapere se il nostro nosocomio, che in passato ha ospitato ed ancora oggi ospita autentiche eccellenze della rete sanitaria regionale e nazionale (ad esempio l’emodinamica) debba rassegnarsi ad essere ridimensionata a piccolo ospedale di paese, perché così ha deciso qualche politicante affetto da fobie “agrigentocentriche” o se al contrario il nostro Governo saprà e vorrà salvaguardare le sacrosante aspettative di questa comunità di poter contare su un’offerta sanitaria degna di tal nome. Ma pensiamo anche ai temi legati alla cultura: Sciacca non è soltanto terra di carnevale, è anche uno straordinario focolaio di iniziative culturali che tuttavia sono sempre state mortificate dalla più totale assenza di spazi dove coltivare le arti; quando verrà il momento che la Città di Sciacca possa finalmente avere il suo Museo Regionale, o di vedere finalmente aperto e funzionante il teatro samonà così come per decenni promesso ma mai mantenuto dai Governi precedenti? Per non parlare delle condizioni pietose in cui versano le nostre case popolari, site nella Via Acerra, nel Villaggio Pescatori e nella Contrada Perriera; il Governo della Regione sta giustamente affrontando l’emergenza abitativa nella Città di Ribera, provando a trovare le risorse per la ricostruzione degli alloggi popolari del Largo dei martiri di Via Fani; tuttavia da mesi e del tutto inascoltati gli scriventi continuano a denunciare le condizioni altrettanto gravi e precarie in cui versano le abitazioni di proprietà dell’IACP nella Città di Sciacca e se questo disinteresse continuerà a perpetuarsi il rischio è che si ripeta un secondo caso Ribera; abbiamo o no il diritto di attenderci risposte immediate e concrete rispetto ad emergenze simili dalle autorità competenti? Ed infine, ma non certo per ultimi, i temi legati alla gestione del servizio idrico integrato: per anni i saccensi, così come del resto accaduto in molte altre città della Sicilia, si sono organizzati in comitati ed associazioni per protestare contro la mala gestione delle reti idriche ad opera della società Girgenti Acque; ma la suddetta società, forte di un contratto che vincola l’ATO Idrico fino al 2035 in regime di monopolio assoluto e del tutto incurante delle voci di vibrata protesta degli utenti, stanchi e vessati da un servizio non certo all’altezza delle aspettative e con dei costi di gestione drammaticamente lievitati nel tempo, che ovviamente vengono fatti ai cittadini, continua a determinare disservizi insopportabili che non sono più tollerabili; addirittura oggi la Girgenti Acque, non soltanto gestisce le reti idriche, ma le è stata affidata la gestione del depuratore cittadino, nonostante la stragrande maggioranza di cittadini, che fra le altre cose si è pronunciata contro la gestione privata delle acque in occasione del recente referendum, ancora attenda che questo incubo finisca e che si onori fino in fondo la sovranità popolare che, come detto si è già pronunciata con percentuali bulgare durante la campagna referendaria; sappiamo bene che il Governo Crocetta sta lavorando ad un’iniziativa legislativa finalizzata alla ripubblicizzazione delle reti idriche siciliane, ma non possiamo più attendere altro tempo: è venuto il tempo di farsi carico delle sacrosante richieste dei cittadini e che la politica, il nostro Partito ed il nostro Governo sappiano individuare le soluzioni più immediate alla gravità della situazione.
Riteniamo un nostro dovere far si che di tutte le questioni sopra accennate si discuta nel corso di un tavolo politico con il Governo della Regione, che vi chiediamo di attivare nel più breve tempo possibile. Sciacca non può più aspettare…Sciacca merita molto di più! Insomma, quel che chiediamo è che venga formalmente aperta la “vertenza Sciacca”, nel corso di un incontro di cui vi chiediamo di farvi promotori nel più breve tempo possibile.
Certi di un rapido riscontro e consapevoli che questa sia una delle ultime occasioni per ricostruire e rilanciare la credibilità della sinistra agrigentina e saccense, attendiamo che a questa presente venga dato seguito.