Il Comitato per la trasparenza dei costi della raccolta dei rifiuti, presieduto da Lilla Piazza, ha inviato al Segretario generale del Comune di Sciacca, al dirigente Rapisardi e al Dirigente dell’Ufficio legale del Comune di Sciacca una richiesta di annullamento in autotutela della gara d’appalto dei servizi del Piano Aro Rifiuti.
La richiesta del Comitato fa perno sulla “difformità fra il capitolato speciale d’appalto adoperato dall’Urega per la gara d’appalto ed il testo del capitolato speciale approvato dal Consiglio comunale di Sciacca”.
Il Comitatio per la trasparenza dei costi della raccolta dei rifiuti evidenzia che il TAR “non si è pronunciato sul merito di tale questione” e sottolinea che il contratto d’appalto deve quindi prevedere “che, in caso di sanzioni irrogate dal Comune di Sciacca all’impresa, l’ammontare delle sanzioni sarà trattenuto dal Comune di Sciacca sugli importi contrattuali da pagare all’impresa. Che qualora l’impresa subisse sanzioni per un ammontare pari al 20% dell’importo di aggiudicazione su base annua, il Comune di Sciacca potrebbe agire per la risoluzione del contratto”.
Piazza e Scaduto sostengono che l’assenza nell’eventuale contratto fra Comune ed impresa delle clausole anzidette “potrebbe configurare il reato di abuso d’ufficio in danno dell’ente Comune e dell’interesse dei contribuenti Tari e degli utenti del servizio rifiuti”.
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