Appalti pilotati, giornata importante per l’inchiesta su Cuffaro

Il gip sentirà Vito Raso, fedelissimo di Cuffaro dai tempi della presidenza regionale. Secondo gli investigatori, avrebbe svolto il ruolo di intermediario e “muro di gomma” nel sistema di potere ricostruito

Oggi segna un passaggio cruciale nell’inchiesta sugli appalti e sulle nomine pilotate che vede come presunto “regista occulto” l’ex leader della Dc, Totò Cuffaro. Al centro dell’attenzione l’interrogatorio di Vito Raso, fedelissimo di Cuffaro dai tempi della presidenza regionale, rinviato nei giorni scorsi e ora atteso dal gip. Secondo gli investigatori, Raso avrebbe svolto il ruolo di intermediario e “muro di gomma” nel sistema di potere ricostruito, lasciandosi andare a frasi emblematiche come «prenderemo nuovamente il controllo» e «rimetteremo le mani dappertutto». Dichiarazioni che delineano l’obiettivo del presunto “comitato d’affari”: gestire poltrone e influenze in vista delle elezioni. Raso, già nello staff dell’ex assessora Nuccia Albano, avrebbe inoltre rivelato il progetto di Cuffaro di candidarsi entro tre anni alla presidenza della Regione Sicilia. Le sue parole saranno ora valutate dal gip, che dopo la fase degli interrogatori dovrà decidere se accogliere o rigettare le richieste di arresto avanzate dalla procura di Palermo.