Nonostante i 40 gradi e un grado di umidità da togliere il respiro, Nuccio Cusumano ha riunito dirigenti e consiglieri comunali del partito. “Si tratta di una delle 4 riunione che abbiamo programmato nei collegi elettorali della nostra provincia nel corso del congresso provinciale”, ha spiegato il segretario provinciale Francesco Montalbano. Quella di stasera è la prima delle riunioni programmate e certamente incide “il periodo di grande incertezza nella vita politica regionale. Noi siamo nati per destrutturizzare il bipolarismo che si era instaurato e siamo fortemente impegnati nella nascita del Nuovo Polo Siciliano. Il nostro partito- ha proseguito Montalbano- non è più commissariato in Sicilia. E’ nata la nuova giunta esecutiva nella quale fa parte il senatore Nuccio Cusumano”.
Nuccio Cusumano, responsabile nazionale del Partito per le Regioni meridionali, ha tracciato le linee politiche del nuovo corso. “Dobbiamo uscire- ha detto- dal rischio della solitudine. Non possiamo non dialogare con il Pd nella consapevolezza che è indispensabile dare vita e vitalità a quella sinergia che unisce la cultura dei moderati con quella dei riformisti”.
Cusumano ha poi lanciato dure accuse a Casini, “responsabile della rottura del terzo polo”. Per quanto riguarda il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, Cusumano ha esortato di “stare vigili perchè Lombardo vuole diventare più radicale dei “forconi”.
Cusumano ha poi ricostruito la memoria della vicenda del tribunale, ricordando “gli impegni assunti e rispettati dall’ex Ministro della Giustizia Clemente Mastella”. Ha poi sottolineato che “il destino del tribunale è stato segnato già nella legge delega con la deleteria “regola del tre”. Tale regola che indica in tre il numero massimo tribunali che deve avere ogni Corte di Appello, ha segnato il destino di Sciacca.
Tra gli interventi, da registrare quello di Simone Di Paola: “La storia ultima del Tribunale di Sciacca è da ascrivere all’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano che con una maggioranza bulgara a disposizione non è stato capace di risolvere definitivamente la questione”.
Di Paola ha poi parlato degli alleati della precedente maggioranza comunale. “Con i nostri alleati, il Pd e Fli, non ci parliamo più, non ci vediamo più”.
Insomma, il clima elettorale è già al suo via. L’Api ha iniziato la sua corsa.
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