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ANTIDROGA, STAMATTINA UDIENZA PRELIMINARE OPERAZIONE “BOROTALCO”

L’operazione, portata a termine nel luglio del 2010, portò alla luce una rete di spaccio tra Ribera e Cianciana

Operazione  “BOROTALCO” è stata denominata, la terza retata antidroga (Mata Hari -Polizia di Stato e Bacchanalia- Carabinieri) del 2010 Otto gli imputati, accusati di  detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso. Alle prime luci dell’alba del 21 luglio 2010, i carabinieri della Compagnia di Sciacca, supportati da unità cinofile provenienti da Palermo, portarono a termine l’opreazione antidroga. L’attività, iniziata a fine estate 2008 e conclusa a fine 2009 – denominata BOROTALCO in relazione al termine usato comunemente per indicare la sostanza stupefacente in polvere, con chiaro riferimento alla Cocaina – trae origine da una serie di danneggiamenti ed altri atti intimidatori verificatisi in Ribera nel corso degli ultimi mesi dell’anno 2007. L’attività d’indagine avviata non permetteva di individuare gli autori di tali delitti ma induceva a ritenere esistente una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti gravitante intorno ai destinatari delle misure cautelari. Un ruolo di primo piano nelle attività investigative è stato assunto dalla tenenza di Ribera comandata dal tenente Alessendaro vergine. 

Le indagini hanno permesso di individuare, nei comuni di Ribera e Cianciana, una rete di spacciatori cooperanti nell’attività di approvvigionamento dello stupefacente, principalmente a Palermo. Certificati a Ribera numerosi episodi di distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, eroina, hashish, marijuana e metadone, a prezzi assolutamente concorrenziali. Individuate le modalità distributive, di occultamento della sostanza, di contabilizzazione degli introiti.

Curiosità: le modalità di occultamento dello stupefacente risultavano fantasiose. Nella fase di approvvigionamento sul mercato palermitano la sostanza veniva ben nascosta all’interno di parti meccaniche delle autovetture utilizzate per gli spostamenti mentre nella fase di distribuzione al dettaglio veniva spesso occultata all’interno di apparentemente comuni accendini dove erano stati precedentemente ricavati dei vani dove collocare anche più dosi di stupefacente.

La clientela: era assolutamente variegata, per fasce d’età e condizioni sociali, passando dal giovane studente/disoccupato al libero professionista benestante.

Gli imputati:

1. GALLO MARIO, Ribera 1982;

2. HAKOUNA SONIA, Sciacca 1979;

3. CIRAOLO ANDREA, 1966 (CIANCIANA);

 4. BENIAMINO SERGIO, Ribera 1972;

5. FAILLA SALVATORE GIUSEPPE, Ludwigsburg 1975;

6.  FAILLA ROSARIO, Ludwigsburg 1982;  

7.  CHETTA TOMMASO, Ribera 1985;

8.  GALLO ROSA MARIA, Ribera 1986;

Redazione Corriere

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