A che servono le primarie in una lotta contro il tempo?

E’ esplosa l’ansia delle primarie, ovvero quella consultazione organizzata dai partiti per la scelta del candidato da far concorrere all’elezione del sindaco. Le primarie, partorite dal centrosinistra, esaltano il principio della democrazia, o meglio quello della scelta compiuta dalla base della piramide elettorale. Le primarie, però, hanno, purtroppo, offerto anche l’occasione di offrire episodi che si sono verificati opposti all’obiettivo della trasparenza.

Ma al di là di tale ragionamento, le primarie hanno un senso se esse vengono effettuate in un contesto ordinario, cioè non vicine all’appuntamento elettorale come nel caso di Sciacca per l’elezione del sindaco. Le primarie hanno il compito di rimettere la scelta del candidato, all’interno del partito, nelle mani dell’elettorato del partito stesso. Nel caso di Sciacca, le elezioni a sindaco e consiglio comunale si svolgeranno, molto probabilmente, il 27 maggio. Dunque, a breve scadenza. Il ricorso alle primarie esprime il tono della serietà della scelta se praticato in un ragionevole anticipo rispetto alla data delle elezioni sancita dalle Autorità.

Ciò perchè il candidato che vince le primarie dispone di tutto il tempo necessario per organizzare la campagna elettorale e mettere nelle condizioni di vincere l’eventuale cartello politico che lo appoggia.

A Sciacca non mi pare che ci sia il tempo utile per lo svolgimento delle primarie. Lo ha ribadito il parlamentare dell’Idv Ignazio Messina, riferendosi al centrosinistra. Ma tale constatazione vale pure per il Pdl. In piazza Mariano Rossi pare, invece, fremano per far svolgere le primarie. In modo particolare il deputato Giuseppe Marinello. Il segretario nazionale del Pdl, Angelino Alfano, spinge per lo svolgimento delle primarie, ma lo fa riferendosi in un contesto “ordinario” dal punto di vista temporale. Elementop che, invece, manca a Sciacca.

La scelta delle primarie nel Pdl rischia di creare un attrito che, in un momento come quello che vive la città, non appare politicamente utile. Ma questi sono fatti interni il Pdl che, comunque, è libero di adottare quelle strategie che possono generare spinte centrifughe. Insomma, il Pdl è libero di farsi del male. Lo appare ancora di più se si considera che al suo interno vanta personalità che per l’esperienza e storia personale rappresentano un valore aggiunto.

Rimango fortemente convinto che la straordinarietà del periodo storico della nostra città abbia di bisogno di soluzioni straordinarie, mettendo da parte gelosie, personalismi, risentimenti personali, veti incrociati. Sciacca soffre di una grave patologia, ma possiede tutti quegli anticorpi necessari a reagire bene alla malattia.

E’ compito dei medici della politica elaborare una precisa diagnosi, cui far seguire un’efficace cura. Alla politica non mancano i mezzi, anche in considerazione di ciò che avviene in campo nazionale, dove la straordinarietà ha partorito una soluzione governativa impensabile. Del resto, il malato va curato e non bisogna mica fare i capricci se la medicina è un pò amara.

Archivio Notizie Corriere di Sciacca

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *