ANCORA SENZA ESITO LE RICERCHE DI VINCENZO BONO. ANDRANNO AVANTI TUTTA LA NOTTE

Alle ore 18 vertice in Commissariato. Le unità cinofile scandagliano tutto il torrente Bagni, dalla SS 115 fino alla battigia

Non hanno sortito ancora l’obiettivo finale le ricerche, quello del ritrovamento di Vincenzo Bono, il sessantenne inghiottito dalle furie del nubifragio e finito nel torrente Bagni mentre era a bordo della sua autovettura. 

Finora è stata ritrovata ciò che è rimasta dell’autovettura, un groviglio di lamiere, poi un maglione e un berretto. Indumenti, questi che la figlia ha riconosciuto appartenere al padre. 

Le ricerche non hanno sosta. Un gruppo specializzato dei Vigli del fuoco proseguirà per tutta la notte a scandagliare il torrente. Ovviamente perlustreranno i tratti che non mettono a repentaglio la sicurezza dei soccorritori. Per domani e’ previsto un’ulteriore intensificazione delle operazioni. 

Alle ore 18 di oggi, il dirigente del Commissariato di Sciacca, Giuseppe Ruggero, ha convocato un vertice con tutte le Forze dell’ordine, Protezione civile, i Vigili del fuoco, la Croce rossa, per fare il punto della situazione.

Una cosa è certa, le ricerche non subiscono rallentamenti, anzi vengono potenziate. Oggi sono in azione le unità cinofile, mentre è stato aumentato il numero delle ruspe. La quantità di fango è enorme. Non è escluso che Bono possa essere rimasto sepolto sotto il fango che, nel frattempo, va indurendosi. 

Tutta la città è consapevole dello sforzo e dell’impegno profuso per la ricerca di Vincenzo Bono. Tutte le forze dell’ordine sono operative senza sosta, come i volontari della Croce Rossa, la locale Protezione Civile e la Squadra comunale di pronto intervento. 

I Vigili del Fuoco sono impegnati anche con le unità fluviali e sulluogo hanno allestito il comando avanzato. Il sindaco presiede costantemente le operazioni, frastornato, come tutta la città, dell’accaduto. Sul posto sono sempre presente i familiari del Bono che seguono le operazioni di ricerca.

Il torrente Bagni che è sotto il controllo va dalla SS 115 fino alla battigia. Ricerche vengono effettuatre anche a mare. La furia delle acque ha trascinato detriti, alberi, tanto fango. L’acqua è esondata e ha interessato una zonamolto più estesa dell’alveo. 

Il terreno è impervio e presenta seriue difficoltà anche per i soccorritori.

Senza retorica, per chi come noi ha avuto modo di vedere i soccorritori all’opera, è evidente lo sforzo che si sta mettendo in atto. Accanto allo sforzo si coglie, senza difficoltà, l’anima con la quale tutti i soccorritori stanno operando. Uno sforzo senza limiti, un’anima senza confini. 

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