C’è anche l’ex arbitro Salvatore Racalbuto, di Palma di Montechiaro, tra gli ex direttori di gara che dovranno pagare alla Federcalcio il danno di immagine scaturito dallo scandalo “Calciopoli”, scoppiato nel 2006. In totale la Federcalcio ha chiesto 4 milioni di euro e, a Racalbuto 150 mila euro. Così ha deciso la sezione regionale del Lazio della Corte dei Conti, che ha reso pubblica oggi la decisione che condanna i vertici dell’Aia e alcuni arbitri a risarcire la Federcalcio del danno d’immagine subito. Il risarcimento maggiore è dovuto da uno dei due designatori dell’epoca, il livornese Paolo Bergamo, che dovrà versare un milione di euro. Pairetto, l’altro designatore, dovrà pagare ottocentomila euro e mezzo milione l’allora presidente degli arbitri (Aia), Tullio Lanese. Condannato a settecentomila euro di risarcimento l’ex vicepresidente Figc Innocenzo Mazzini. I “convenuti” ora potranno presentare appello alle Corti riunite. Tempo circa due anni e ci sarà la sentenza definitiva. Non è stato quantificato il danno erariale.
Molti sindaci hanno adottato il provvedimento dopo l'avviso diramato dalla Protezione civile regionale per giovedi…
L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere…
Dal 16 al 18 maggio a Sciacca tante iniziative per un progetto che mira a…
È in corso un’opera di manutenzione delle strade cittadine. Non ci resta che sperare che…
Un'indagine che avrebbe permesso di ricostruire l’esistenza di dinamiche criminali legate all’esercizio di un capillare…
Si va verso l’apertura del cantiere per la realizzazione di mille nuovi loculi dentro il…