Cronaca

Anche a Menfi sulla Tari è scontro politico

L’opposizione critica l’aumento e invoca l’applicazione del bonus nazionale. Sindaco Clemente replica: “Non si può ancora fare, sono disinformati”

MENFI. Un intervento del coordinamento cittadino MPA, FRATELLI D’ITALIA e GRUPPO TAMAJO PER LA VALLE DEL BELICE, fa scatenare l’ennesima polemica nella città del vino. Ad una richiesta di chiarmenti rispetto ad un aumento di oltre il 20% del tributo Tari, l’amministrazione comunale guidata da Vito Clemente risponde con toni forti.

Partendo dalla preoccupazione dei cittadini in merito alla gestione dell’aumento della Tari, ritenuta superficiale, il coordinamento dei gruppi politici di opposizione sollevano una mancata comunicazione dell’amministrazione ai cittadini in ordine al al bonus Tari dello scorso gennaio del governo nazionale. “Sia il sindaco Clemente che l’assessore Pisano – scrivono – non hanno posto in essere alcuna procedura al fine di permettere ai cittadini di accedervi”. Il bonus, lo ricordiamo, prevede una riduzione del 25% del tributo per le famiglie in condizioni di disagio economico rappresentando un aiuto concreto per migliaia di cittadini in gravi difficoltà. I soggetti beneficiari, che possono ottenere la riduzione della tariffa rifiuti sono i nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.530 euro, mentre per le famiglie con almeno quattro figli a carico il valore dell’ISEE viene esteso fino a 20.000 euro. L’opposizione parla di “immobilismo dell’attuale compagine amministrativa, di ngrave disinteresse verso le fasce più fragili della popolazione ed una chiara incapacità gestionale. Mentre in altre città l’agevolazione è già vigente – aggiungono – a Menfi si continua ad ignorare un diritto sancito da un decreto nazionale”.

Il sindaco Vito Clemente a stretto giro di posta ha replicato: “Sono disinformati loro e l’ex sindaco Marilena Mauceri – dice il primo cittadino – non sanno che l’operatività del bonus sociale è condizionata agli ulteriori provvedimenti di Arera, che dovrà stabilire le modalità di scambio di informazioni, l’ammontare della componente perequativa e la sua modalità di applicazione. Per una corretta informazione ai cittadini – aggiunge – va detto che il finanziamento del bonus sociale è a carico degli altri utenti per il tramite dell’introduzione di una componente perequativa della tari applicata a tutte le utenze, domestiche e non. Sono anche previsti meccanismi di gradualità per l’applicazione del bonus che dovranno portare Arera ad emettere provvedimenti attuativi. Per cui i Comuni attendono apposite disposizioni”.

Giuseppe Recca

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