ALLA SEDE INPS DI SCIACCA PRESENTATE 2227 DOMANDE DI REDDITO DI CITTADINANZA

Nelle sedei agrigentine dell’Insp sono pervenute 9973 domande di reddito di cittadinanza. Nella sede di Sciacca 2227, in quella di Canicattì 1729 e in quella di Agrigento 6017.

Nel palermitano sono complessivamente 33761, nel catanese 27662, nel trapanese 11299, nel siracusano 10260, nel ragusano 5078, nell’ennese 3830, nel messinese 15649, a Caltanissetta 7262.

È Napoli la prima provincia italiana per richieste di reddito di cittadinanza, con oltre 78.000 domande presentate nel primo mese dall’avvio della misura di contrasto alla povertà introdotta dal Governo gialloverde;  il capoluogo campano non supera solo Roma ma l’intera Lombardia.

Nel complesso – secondo i dati pubblicati oggi dal ministero del Lavoro – sono state «caricate sulla piattaforma» dall’Inps oltre 806.000 domande per altrettanti nuclei familiari, ma a questo punto bisognerà capire quante saranno respinte e tra quelle accettate quale sarà la media degli importi che saranno erogati dato che il Reddito costituirà solo un’integrazione del reddito familiare nel caso questo sia inferiore a 500 euro al mese (a fronte di un nucleo costituito da un’unica persona).

La gran parte dei richiedenti è nella fascia di età centrale, tra 45 e 67 anni con 494.213 domande (poco più del 61%), seguiti da coloro che hanno un’età compresa tra i 25 e i 40 anni (poco meno del 23%).

Le persone con più di 67 anni che hanno fatto domanda di reddito di cittadinanza sono 105.699 ed è probabile che per la gran parte di loro il beneficio assuma la denominazione di pensione di cittadinanza. Perché scatti questo passaggio bisogna che tutti i componenti della famiglia abbiano più di 67 anni o ci sia un componente anche under 67 ma in condizione di disabilità grave. Per queste famiglie il beneficio consisterà solo in un’integrazione dato che esiste già l’assegno sociale (458 euro al mese ma per 13 mensilità) che viene erogato alle persone anziane in condizione di disagio. Prevalentemente il beneficio sarà fruito per la parte che riguarda coloro che vivono in affitto.

Sono invece molto poche (poco più di 24.000) le domande presentate da giovani con meno di 25 anni che comunque secondo la legge fino a 26 anni sono considerate nella famiglia di origine anche se non conviventi se sono a loro carico (se ad esempio studiano in un’altra città) a meno che non siano sposate o con figli.

Dalla Campania e la Sicilia sono arrivate il 32% delle domande (137.20 domande la Campania e 128.809 domande la Sicilia); il Lazio si è piazzato al terzo posto con 73.861 domande, seguito dalla Puglia (71.535) e la Lombardia (71.310). La regione con meno domande è la Valle D’Aosta con 1.031. Napoli è la provincia che ha presentato più richieste di reddito (78.803), seguita da Roma con 50.840 domande e da Palermo (37.000) mentre la provincia dalla quale sono partite meno domande è Bolzano (356).

Rispetto al canale scelto per presentare le domande, più del 72% ha scelto di utilizzare i centri di assistenza fiscale che garantivano anche una consulenza sulla domanda (584.233 cittadini), mentre il 28%, pari (222.645 cittadini) ha scelto di presentare il modulo negli uffici delle Poste Italiane.

Intorno al 15 aprile dovrebbero arrivare le prime risposte dell’Inps sulle domande presentate mentre tra fine aprile e inizio maggio dovrebbero partire i primi pagamenti attraverso la Rdc card che potrà essere ritirata negli uffici postali. Più lunghi invece sono i tempi per la fase due ovvero quella che dovrebbe inserire al lavoro i beneficiari del reddito senza occupazione.