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ALBERGHI SAN CALOGERO: APPROVATO DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO DEGLI SCARICHI FOGNARI

Il costo complessivo dell’opera è pari a 660.000 mila euro

L’ultimo parere, quello del  Consiglio Regionale per la Protezione Parchi Naturali (C. R. P. P. N.), è stato rilasciato lo scorso 11 maggio. Dunque, tutto pronto per procedere con l’appalto. E’ un altro importante e “storico” obiettivo che l’amministratore unico della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, ha raggiunto. Tutto il lungo e complesso iter è stato seguito dal consulente Michele Marciante.

Come è noto, le Terme di Sciacca si dibattono da lunghissimo tempo nel cercare di dare soluzioni allo smaltimento dei reflui prodotti nel complesso termale di San Calogero. Nel recente passato, le soluzioni progettuali individuate prevedevano, oltre alla rete fognaria, peraltro sviluppantesi lungo la tortuosa e lunga arteria stradale esistente, anche un impianto di depurazione autonomo ad esclusivo servizio dello stesso complesso termale.

L’Amministratore Unico delle Terme di Sciacca spa, Carlo Turriciano, si è reso conto della necessità di dare soluzione al problema e a seguito di procedura negoziata, è stata così aggiudicata la progettazione dell’allaccio delle acque reflue degli alberghi di San Calogero al collettore fognario di contrada Isabella a Hydro Engineering s.s., degli Ingegneri Damiano e Mariano Galbo, sotto la direzione tecnica del RUP, Ingegnere Giuseppe Taddeo.

“Il progetto dichiara Carlo Turriciano-  prevede il convogliamento degli scarichi esistenti del complesso delle strutture pubbliche ubicate sul Monte San Calogero (Piccolo Albergo di San Calogero, Grande Albergo di San Calogero, Parrocchia e Convento di San Calogero, Museo Antiquarium Monte Kronio Grotte Vaporose e Piano del Servizio Stufe di S. Calogero) in modo da evitare l’attuale sversamento incontrollato di reflui nel sottosuolo e di convogliare gli stessi alla pubblica fognatura. Si è abbandonata l’idea di una depurazione indipendente, eccessivamente impattante e anti-economica, e si è deciso di utilizzare il depuratore della città di Sciacca, da raggiungere attraverso la rete fognaria cittadina di recente realizzazione nella zona di Via Aldo Moro, in contrada Isabella, ai piedi di Monte Kronio. Peraltro con un percorso, sì accidentato, ma di gran lunga più breve di quello da sempre pensato”.

Ma quali sono i vantaggi della scelta tecnica optata? Per Carlo Turriciano “a suddetta scelta determinerà: • possibilità di rendere pienamente funzionante il complesso termale di San Calogero, con le importanti ricadute occupazionali; • maggiore sicurezza ambientale, in considerazione della sensibilità dell’intera area e dell’eliminazione delle attuali cause di inquinamento del terreno; • economia gestionale. Le opere in progetto sono altamente innovative considerato l’utilizzo anche della tecnologia trenchless (senza scavo) Horizontal Directional Drilling nella zona a maggiore sensibilità ambientale, che presenta particolari criticità dal punto di vista della sicurezza. I macchinari e le procedure di posa della tecnologia trenchless individuata in progetto sono finalizzati ad annullare i danni in superficie, le esigenze di ripristino, le interruzioni del traffico veicolare, con ridotta o nulla interruzione di altri esistenti servizi in sottosuolo”.

L’impiego di tale tecnologia consente di evitare qualsiasi scavo e dunque qualsiasi danneggiamento dell’ambiente protetto in zona di Riserva e Preriserva, garantendo inoltre la sicurezza nelle fasi di realizzazione (in quanto tutti i macchinari impiegati verranno localizzati al di fuori delle aree pericolose). Il costo complessivo dell’opera è pari a € 660.000,00 di cui per lavori € 527.593,00 e per somme a disposizione della stazione appaltante € 132.406,77. Il costo del progetto è stato dí circa 20.000,00 Euro.

La sua realizzazione consentirà, finalmente, la valorizzazione e l’apertura del Grande Albergo, 75 camere, costruito dal 1954 e mai aperto, e del Piccolo Albergo, 27 camere, chiuso da circa 25 anni.

Redazione Corriere

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