“AL POPOLO DI SCIACCA E ALLA POLITICA LE TERME NON INTERESSANO”. UN LETTORE SCRIVE AL NOSTRO GIORNALE

Stamattina abbiamo pubblicato un articolo sulle terme, o meglio, sulla promessa non mantenuta di Armao di venire a Sciacca a dare spiegazioni sull’iter di affidamento delle terme a terzi da parte della Regione. Un lettore, professionista affermato, ci ha inviato una lettera firmata, che pubblichiamo volentieri.

“Caro Direttore le mando questa mail per farle ricordare che da tempo al popolo ed alla politica locale di Sciacca non interessano le Terme. Da tempo oramai dalle Terme sono andate via figure professionali sanitarie valide e competenti che hanno dato certezza e sicurezza alla somministrazione delle cure termali. Erano presenti professionisti specializzati nel settore termale, che non solo rendevano sicure ed efficaci le cure termali, ma nello stesso tempo dedicavano tempo e amore affinchè le terapie venissero accettate e conosciute in tutto il mondo. Nessuno si è mai chiesto perchè figure valide se ne siano andate. Nè i politici locali, nè il popolo e quantomeno neanche voi giornalisti vi siete chiesto:”Perchè molti professionisti hanno lasciato le Terme? Quale disegno ha per il futuro l’attuale Amministratore Unico nonchè Commissario straordinario per la NOSTRA struttura termale? A Lei le Considerazioni”.

Gentile lettore, grazie per aver letto l’articolo e per averci scritto. Le sue osservazioni sono giuste. Gli interrogativi posti da Lei rispondono alla realtà dei fatti. Purtroppo, aggiungo. Il suo sfogo è anche il mio e del mio giornale. Il fatto che ci abbia scritto dimostra che il Corriere di Sciacca ha sempre tenuto i riflettori accesi sulla questione termale. Il sottoscritto, poi, ha scritto ben oltre 200 articoli sulla vicenda termale, molti anche sul quotidiano La Sicilia. Il sottoscritto, inoltre, è stato anche querelato dal precedente Cda, e la magistratura, sia inquirente che giudicante, ha ritenuto i contenuti degli articoli rispondendi alla realtà, senza nessuna traccia di diffamazione. Non vorrei, adesso, giustificarmi dall’osservazione che lei fa additanto parte della responsabilità del silenzio anche ai giornalisti. E’ giusto, comunque, che si dia a Cesare quel che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio. La questione relativa al degrado delle terme, prima, e al futuro, dopo, è un argomento scottante assai, nella quale la politica entra a piè pari. Purtroppo, la gente saccense si è come addormentata rispetto alle grandi questioni della città. Essa stessa sembra accontentarsi delle briciole. Non reagisce e quasi asseconda l’inerzia della classe politica (salvo qualche eccezione) che non reagisce nei confronti dei propri referenti politici. Veda il sindaco, ad esempio. Ma insieme a lui anche eminenti personaggi che hanno, e che hanno avuto, ruoli istituzionali o di rappresentanza popolare. Veda, oggi anche i sindacati sembrano intontiti rispetto alle emergenze. E anche loro, molto probabilmente, sono appagati nel garantire qualche giornata di lavoro rispetto alla programmazione di un futuro diverso della nostra Città. Un futuro in grado di dare speranza ai giovani che studiano, ai quali l’unica speranza che riusciamo a garantire è quella di staccare biglietti di sola andata per lasciare la Sicilia e questa dannata provincia agrigentina, sempre all’ultimo posto delle statistiche. Veda, caro lettore, il fatto stesso che in un giorno di festa questo giornale dedica spazio alla questione termale, dimostra quanto sia attento alla questione medesima. Non ci resta che sperare in un sussulto di orgoglio da parte della nostra classe politica. Ma mi creda, sarebbe, se ciò accadesse, un vero miracolo.

Cordialmente, Filippo Cardinale

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