AL NORD LA SETTIMANA BIANCA, DA NOI QUELLA POLITICA: SCUOLE CHIUSE PER 7 GIORNI

Elezioni, che pacchia! Per gli studenti, i quali si vedono edificare ponti lunghi, vacanze e occasioni per perdere preziose settimane di studio. Un nostro lettore ci ha inviato una lettera che pubblichiamo. Il lettore pone delle giuste domande che giriamo all’Amministrazione.

 

Spett.le Redazione del Corriere di Sciacca,

pongo alla vostra attenzione il fatto che per la terza volta in meno di un anno le scuole elementari, medie e superiori di Sciacca rimarranno chiuse per l’espletamento delle operazioni di voto.

Non ho nulla in contrario che le scuole debbano risultare seggi elettorali, ma non capisco quanto segue:

1) i seggi si insedieranno sabato e verranno consegnati con tutta probabilità lunedì notte. Le scuole verranno chiuse dal giovedì pomeriggio e riaperte il giovedì mattina, con una sospensione delle lezioni di circa una settimana.

2) spesso di una scuola si utilizzano, come seggio, il 10% delle classi.

Alla perriera per esempio rimarranno chiuse, la Mariano Rossi, le due scuole materne, l’IPSIA. Mi chiedo allora se fosse possibile raggruppare i seggi in un’unica scuola (magari scelta diversa per ogni tornata elettorale) lasciando le rimanenti libere di fare lezione. In un momento di crisi del genere, non far andare i nostri figli a scuola per un’intera settimana per ogni tornata elettorale rappresenta un grave danno alla loro istruzione ed un grave danno alle famiglie di genitori che lavorano che dovranno magari nei giorni di voto prendere giornate di ferie per accudire i propri figli. Ha senso fermare le attività di un comune per intere settimane?

A mio avviso il comune deve fare qualcosa per limitare i giorni di indisponibilità delle scuole e per accorpare i seggi in poche scuole. Spero possiate prendere spunto dalla mie osservazioni per porre all’attenzione dell’amministrazione questo problema.

Grazie, Roberto Barbiera

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