Aica: niente accordo dei sindaci sul commissario. Si va direttamente alla nomina del nuovo cda

Lunedi 30 giugno scade il termine per presentare interesse a far parte del cda. Al momento ci sarebbero 7 domande

I sindaci soci dell’Azienda Idrica Comuni Agrigentini non riescono a trovare un’intesa per la individuazione di un commissario per la fase di traghettamento necessaria dopo l’azzeramento del consiglio di amministrazione. Anche in occasione della seconda assemblea con all’ordine del giorno tale decisione, non sono state individuate figure adatte per tale compito. Inizialmente si era pensato ad uno dei sindaci, ma nessuno avrebbe dato disponibilità. Nel corso dell’assemblea c’è stata anche la proposta di nominare commissario un giudice, in particolare Salvatore Cardinale, già presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta, oggi in pensione, ma l’interessato, stando da ciò che si apprende, non avrebbe ancora dato la sua disponibilità. A questo punto, ed è forse la decisione più giusta, alla vigilia della scadenza della presentazione delle manifestazioni d’interesse previste nell’avviso pubblico per il nuovo consiglio di amministrazione (30 giugno) è meglio aspettare che l’assemblea esamini i curricula dei pretendenti ai tre posti dell’organo esecutivo e si assegni la guida di Aica direttamente al nuovo cda. Sono considerazioni fatte da molti dei sindaci soci di Aica, i quali non possono però essere esenti da critiche da parte dei cittadini per questa ennesima fase di mancata intesa. Ed è immaginabile che i primi cittadini saranno in difficoltà anche nella selezione dei tre componenti del cda: si tratta comunque di un incarico fiduciario e non di una concorsuale: la scelta sarà politica, non tecnica. Lo stesso avviso lo precisa: “non sono previste valutazioni mediante attribuzioni di punteggi, né formulazione di graduatorie di merito”. Si apprende comunque che a poche ore dalla scadenza sarebbero sette le istanze presentate: i candidati, secondo i contenuti del bando, devono avere un’esperienza di almeno cinque anni negli ultimi 10 anni in incarichi di amministratore o dirigente apicale in enti pubblici o pubblica amministrazione e una laurea magistrale, specialistica o diploma di laurea del vecchio ordinamento universitario in giurisprudenza, economia, ingegneria, architettura, scienze geologiche. “Dobbiamo fare in modo che martedi prossimo 1 luglio – ci dice uno dei sindaci – si passi subito all’esame dei curricula e alla nomina del nuovo cds. Non possiamo perdere ulteriore tempo, ai cittadini dobbiamo dare risposte chiare nell’interesse di un bene comune fondamentale come il servizio idrico”.