AICA, la presidente: “Stiamo lavorando per consentire il pagamento delle retribuzioni entro il mese di agosto”

Per AICA non c’è inadempienza, ma la crisi è causata dal pignoramento di Siciliacque. La Presidente Nobile: “Non accettiamo accuse ingiuste né allarmismi, stiamo lavorando per pagare i dipendenti entro agosto”
AGRIGENTO- La Presidente di AICA, Danila Nobile, respinge con fermezza ogni accusa di inadempienza. “I ritardi nel pagamento delle retribuzioni di luglio non dipendono da AICA, bensì dal pignoramento presso terzi operato da Siciliacque S.p.A., che ha paralizzato i nostri conti nonostante l’adozione di tutti i provvedimenti di legge sull’impignorabilità delle somme”, dichiara Nobile che aggiunge: ” Abbiamo interessato la Prefettura, la Procura della Repubblica, i nostri legali e diffidato gli istituti bancari che non hanno rispettato le disposizioni normative. In questa vicenda stiamo agendo con assoluta trasparenza e legalità”.
La Presidente precisa ancora: “Dare date prive di garanzia sarebbe stato scorretto verso i lavoratori. Quanto alla calendarizzazione del tavolo di confronto, era già stato stabilito che sarebbe avvenuta dopo Ferragosto con tutte le organizzazioni sindacali. Inoltre, per la mattinata del 20 agosto era stato fissato un incontro con UILTEC-UIL: è gravissimo che, alla vigilia di quell’appuntamento, sia stata diffusa una nota di contestazione resa pubblica persino alla stampa”.
AICA sottolinea che, sul piano operativo, sono già state avviate tutte le azioni decise in sede di Assemblea dei Sindaci: riduzione dell’erogazione al minimo legale per i Comuni morosi, azioni esecutive nei confronti degli enti inadempienti e iniziative legali contro il pignoramento di Siciliacque.
La Presidente conclude: “Lavoriamo con senso di responsabilità e nel pieno rispetto della normativa. Non accetteremo modalità comunicative che alimentano allarmismo nel territorio. I cittadini devono sapere che AICA, pur nelle difficoltà, è determinata a tutelare i lavoratori, garantire la continuità del servizio e difendere la legalità”.