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AGRIGENTO: RAGAZZO TENTA IL SUICIDIO SALVATO DAI CARABINIERI

Nel pomeriggio di pochi giorni fa giungeva sulla linea di emergenza 112 presso la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, una segnalazione inerente un probabile tentativo di suicidio. L’interlocutore riferiva di non riuscire a mettersi in contatto con il numero di emergenza sanitaria 118 per segnalare che il proprio vicino di casa era in pericolo di vita perché, probabilmente, si era reciso le vene delle braccia.

Immediatamente il carabiniere della centrale operativa provvedeva a mettere in contatto il cittadino con il 118 e, contemporaneamente, inviava sul posto la “gazzella” del Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Agrigento. La pattuglia rispondeva prontamente alla chiamata d’intervento raggiungendo in pochi istanti il luogo indicato ed entrando nell’abitazione indicata. Una volta all’interno dell’appartamento i carabinieri sono stati indirizzati verso il bagno ove hanno trovato un ragazzo privo di sensi a terra appoggiato alla vasca da bagno e con entrambe le braccia profondamente tagliate all’altezza del gomito interno.

Rendendosi conto che i primi soccorsi prestati dai parenti, al momento dell’insano gesto presenti in casa, non erano sufficienti ad interrompere l’emorragia in corso, in considerazione della gravità e l’urgenza della situazione, l’equipaggio dell’autoradio decideva di intervenire direttamente e prestare le prime opere di soccorso; mettendo in pratica le nozioni apprese durante i corsi di intervento, i militari si mettevano subito in comunicazione con il 118 per chiedere conferma delle loro azioni di “primo soccorso”, attraverso le quali hanno provveduto a distendere il ragazzo sulla schiena alzandogli le gambe e hanno tamponato le ferite con un asciugamano per arginare la fuoriuscita di sangue.

All’arrivo del personale sanitario, dopo circa 10 minuti dall’inizio di tali manovre, l’emorragia era quasi del tutto interrotta e il ragazzo ha potuto essere trasportato presso l’ospedale San Giovanni di Dio per ulteriori cure. L’intervento dei militari dell’Arma, ancora una volta (come nel caso dell’infarto che aveva colpito l’autista di ambulanza a Linosa soltanto sabato scorso) è stato tempestivo dimostrando, in tale frangente, la capacità dei Carabinieri di operare in situazioni che comportano un notevole stress psicologico e la connotazione, propria dell’Arma, di Istituzione sempre al servizio dei cittadini in pericolo.

Redazione Corriere

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