AGRICOLTURA, I SINDACI CHIEDONO INTERVENTI URGENTI PER LA SISTEMAZIONE DEI CORSI D’ACQUA E LA RIMOZIONE DEI DETRITI. ECCO IL DOCUMENTO SOTTOSCRITTO

Stamattina la riunione dei sindaci dei Comuni colpiti dal nubifragio. Stasi a causa delle competenze burocratiche di diversi uffici

L’agricoltore, le aziende agricole, sono in serie difficoltà e la burocrazia pare fare i capricci. La vastissima zona colpèita dal nubifragio dello scorso 25 novembre ha creato ingenti danni all’agricoltura. Oltre ai danni, le zone colpite sono ancora irrangiungibili.

I sindaci e le organizzazioni di categoria hanno firmato un documento per chiedere alla Regione, ed in particolare agli assessorati Agricoltura e Territorio e Ambiente, intergenti sui corsi d’acqua, fiumi, canali interni, valloni. 

Chiedono con forza che la Regione, la Protezione Civile, il Consorzio di Bonifica, inviino mezzi per rimuovere fanghi e detriti che non consentono neanche di raggiungere le aziende agricole. Intercventi che mettano in atto anche la sicurezza dei luoghi soggetti a eventi franosi. 

Sino ad oggi poco è stato fatto, anche perchè i vari uffici di competenza hanno a che fare con la solita storia dimancanza di fondi. 

IL DOCUMENTO INVIATO ALLA REGIONE

Al Presidente della Regione Siciliana

All’Assessore Regionale all’Agricoltura

All’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente

Al Dipartimento Regionale della Protezione Civile

Al Dipartimento Regionale dell’Agricoltura

Al Commissario dell’Esa

Al Direttore del Consorzio di Bonifica Agrigento 3

Al Dirigente del Genio Civile di Agrigento

 

OGGETTO: NUBIFRAGIO 25 NOVEMBRE 2016, DANNI AL COMPARTO AGRICOLO – DOCUMENTO DEI SINDACI E DELLE ORGANIZZAZIONI DI CATEGORIA – RICHIESTA INTERVENTI URGENTISSIMI

A seguito del violento e distruttivo nubifragio che il 25 novembre 2016 ha colpito parte della provincia di Agrigento, si sono riuniti nella Sala Giunta del Comune di Sciacca, sindaci del comprensorio, responsabili delle organizzazioni di categoria del comparto agricolo, dirigenti e funzionari di pubblici uffici agricoli, al fine di fare il punto della situazione, quantificare i danni all’agricoltura, richiedere interventi adeguati per la ripresa delle attività, ripristinare la viabilità rurale fortemente danneggiata, pianificare interventi urgentissimi per la messa in sicurezza di corsi d’acqua e valloni.

Risultano presenti sindaci e assessori di Sciacca, Ribera, Caltabellotta, Burgio, Calamonaci, Santo Stefano di Quisquina, Villafranca Sicula, Alessandria della Rocca; il capo dell’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura dott. Aldo Brancato, il dirigente del locale Ufficio Agricoltura dott. Giuseppe Bono; il dott. Giuseppe Pasciuta del Servizio Agro Meteo regionale, vari rappresentanti di organizzazioni degli agricoltori.

Diversi gli aspetti messi in luce. E la richiesta alla Regione Siciliana di interventi.

Il problema più grave è la situazione dei corsi d’acqua (fiumi, torrenti) e dei valloni. C’è un groviglio di competenze e autorizzazioni. Il tavolo istituito al Comune di Sciacca lancia un grido d’allarme e una drammatica richiesta di aiuto ai vari settori della Regione Siciliana: Assessorato all’Agricoltura, Assessorato al Territorio e Ambiente, al Genio Civile, alla Protezione Civile, all’Esa, alla Forestale, ai Consorzi di Bonifica ecc. C’è grande preoccupazione. Si deve intervenire  con immediatezza, nel giro di 48-72 ore per evitare che le prossime piogge creino nuove devastazioni, mettendo in ginocchio il già provato comparto.

Oltre ai raccolti, il nubifragio ha gravemente danneggiato anche la viabilità rurale. Così come fatto per le strade urbane e extraurbane, i Comuni, nei limiti delle risorse umane a disposizione, compatibilmente con la grave situazione dei territori, si impegnano a intervenire con somma urgenza per il ripristino della viabilità danneggiata per consentire agli imprenditori agricoli di raggiungere i propri fondi. I Comuni, sulla base della dichiarazione dello stato di calamità e degli stanziamenti già deliberati dal governo regionale, interverranno per poi chiedere ristoro economico alla stessa Regione.

A seguito della relazione del capo dell’ispettorato provinciale dell’Agricoltura dott. Aldo Brancato, si sono definite le procedure da seguire per le richieste di indennizzo, a ristoro dei danni subiti dalle aziende anche se la normativa in vigore pone parecchie perplessità rispetto alla possibilità di ottenimento dei benefici. E emersa anche l’esigenza di fare avere agli imprenditori danneggiati prestiti agrari dilazionati nel tempo, quinquennali o decennali, per potere ripristinare la liquidità aziendale e strutturale delle aziende per fronteggiare l’emergenza.

 

I presenti chiedono, infine, la presenza nei luoghi colpiti dal nubifragio agli assessori regionali all’Agricoltura e al Territorio e Ambiente per definire con chiarezza le procedure per l’ottenimento degli indennizzi agli agricoltori danneggiati e individuare possibili altre fonti di agevolazione.

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