ACQUA, SINDACI “RIBELLI” REPLICANO A COMMISSARIO PREFETTIZIO: “ABBIAMO RISPETTATO LA LEGGE” (fotogallery)

Si è svolta una riunione, ieri a Cianciana, dei sindaci che non  hanno consegnato le reti idriche e fognarie alla Girgenti Acque e che, comunque, soci soci dell’ATI agrigentina. A riunirsi sono stati i sindaci di Aragona, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Menfi, Palma Montechiaro, Sant’Angelo Muxaro, Santa Elisabetta, Santa Margherita Belice e Santo Stefano Quisquina.

Hanno “preso atto delle dichiarazioni rilasciate dal commissario prefettizio Dell’Aira”, nel corso della riunione convocata dal Prefetto Dario Caputo lo scorso 15 febbraio alla quale sono stati invitati tutti i sindaci dei comuni agrigentini e che compongono l’ATI.

In una nota, i sindaci non consegnatari “riaffermano con convinzione il corretto percorso tecnico-amministrativo seguendo le varie norme in materia che si sono succedute nel tempo e la bontà delle azioni intraprese a tutela dell’acqua pubblica e delle comunità che rappresentano”.

Inoltre, i sindaci non consegnatari che si sono riuniti “confidano che i rappresentanti istituzionali acquisiscano consapevolezza che i Comuni non consegnatari hanno sempre rispettato la legge e che eventuali illegalità andrebbero ricercate altrove”. Auspicano che “fra i 43 sindaci si trovi l’intesa nella sua complessità al fine di individuare un modello di gestione pubblica dell’acqua”.

I sindaci non consegnatari si sono riuniti “fuori” dall’ATI. Non c’era, infatti, il presidente Francesca Valenti. Appare evidente come all’interno dell’ATI vi siano due gruppi ben distinti: comuni consegnatari (27) e comuni non consegnatari (16). Sarà difficile trovare una soluzione di condivisione totale delle risorse e impianti idrici da mettere a disposizione del nuovo gestore (sia privato che pubblico). Ma questo è compito del presidente Francesca Valenti che ha la missione di trovare una quadra.