L’Ati riconosce la gestione autonoma del servizio idrico per Santo Stefano Quisquina, Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Cammarata, Cianciana, Menfi, Santa Margherita Belice. Si tratta di 8 dei 16 Comuni cosiddetti “ribelli” che secondo l’Ati risultato avere la sussistenza dei requisiti della gestione autonoma del servizio idrico.
Da oggi, in sostanza, potranno gestire in piena autonomia le proprie risorse idriche, come in fondo hanno fatto fino ad oggi dal momento in cui non hanno consegnato le reti. La scelta sarebbe caduti su questi Comuni che dispongono di risorse idriche proprie.
“Il risultato è stato ottenuto dopo un lungo e difficoltoso iter preparatorio – ha commentato il sindaco di Santo Stefano Quisquina Francesco Cacciatore – che disponeva la possibilità per i Comuni, già gestori di fatto del servizio, ricadenti in aerea naturali protette, con sorgenti idriche di qualità, e in grado di realizzare una gestione efficace, efficiente ed economica, di provvedere alla gestione autonoma e diretta. Oggi – ha concluso – è sicuramente un giorno storico per la comunità stefanese”.
Il Comitato nasce sull’onda dell’iniziativa nazionale “50.000 sudari per Gaza” tenutasi lo scorso 24 maggio,…
Utilizzando le economie dell’imposta di soggiorno hanno redatto una proposta di variazione di bilancio, recuperando…
I ruderi di Montevago, suggestivo luogo della memoria dove un tempo sorgeva l’antica cattedrale, saranno…
Per il deputato agrigentino si tratta di una cosa inaccettabile: “L’Italia non può essere complice…
A soli 21 anni Riccardo Ricci, in arte Firelight, è già una delle promesse più…
Il turismo non ha stagione, ma sono ancora tanti e non volerlo capire. Parole e…