L’acqua è un bene prezioso, vitale. Ma nel 2015 più di un terzo dell’acqua immesso nelle reti idriche si è perso nel percorso prima di arrivare nelle case. Il dato nazionale è del 38,2% di acqua nelle reti, una quantità che soddisferebbe le necessità idriche di circa 10 milioni di persone.
Il dato è quello che emerge da uno studio dell’Istat che, nella giornata mondiale dell’acqua, ha fatto una fotografia del rapporto che il Paese ha con questo bene e oggi pubblicato sul Giornale di Sicilia.
Un rapporto pessimo per la Sicilia con ben sette capoluoghi di provincia su nove che registrano perdite ben oltre la media nazionale e con Palermo che in questa classifica si piazza al quarto posto.
In Sicilia primeggia Palermo con il 54,6% delle perdita, Messina 54,1%, Agrigento 53,5%, Ragusa 53,4%, Catania 51,6%, Siracusa 47,4% e Trapani 46,7%. Gli unici due capoluoghi di provincia che registrano perdite sotto la media nazionale del 38,2% sono Enna 37 % e Caltanissetta 26 %.
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