Si al rito abbreviato, ma condizionato ad una perizia psichiatrica. Si è conclusa con questa determinazione del Gup Giuseppe Miceli l’udienza di Angelo Pecoraro, il saccense di 33 anni che il 26 gennaio scorso ha accoltellato il padre, Salvatore, di 57 anni, al culmine di una lite.
La procura della Repubblica di Sciacca chiedeva il giudizio immediato per lesioni gravi. La difesa di Pecoraro ha chiesto il rito abbreviato, accolta con la condizione della perizia per valutare lo stato psico fisico dell’imputato.
Il prossimo 4 maggio è previsto il giuramento del perito nominato dal tribunale, lo psichiatra saccense Luigi Scandaglia.
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