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A Sciacca il “cuffaresimo” può aspettare

SCIACCA. Il neo deputato Carmelo Pace continua a costruire nel versante occidentale della provincia di Agrigento la rete organizzativa della Nuova Dc. Tantissime le adesioni nei Comuni del circondario di Sciacca, tra cui numerosi consiglieri che stanno portando nella politica dei Comuni anche il pensiero dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, rientrato nell’agone dopo le note vicende giudiziarie.

Sta nascendo un nuovo partito di “cuffariani” e si deve prendere atto del fatto che sia l’ex governatore che l’ex sindaco di Ribera, stanno facendo un buon lavoro. Soprattutto Pace, si dimostra fine politico ed abile stratega, sempre protagonista di scelte studiate, preparate e azzeccate.

Non troviamo però ancora riferimenti cittadini a Sciacca. Pace in campagna elettorale a Sciacca ha ottenuto 475 voti, frutto di contatti con ex ed attuali consiglieri e assessori che hanno affrontato da protagonisti la campagna elettorale delle comunali di giugno con progetti civici e che ora si guardano attorno in cerca di una collocazione in campo regionale e nazionale.

Sono in tanti a riflettere, Pace qualche proposta l’ha pure fatta, vuole un coordinatore cittadino che costruisca un gruppo solido e creare anche un gruppo consiliare, del quale lui sia riferimento in ambito regionale con prospettive, perchè no, nazionali. Lo hanno ascoltato, e gli hanno risposto “vedremo”, esponenti politici cittadini provenienti sia da esperienze di centrodestra che di centrosinistra. Le perplessità non riguardano la bontà del progetto di Cuffaro, furbo a raggiungere i tanti nostalgici della “balena bianca” ed a creare l’ennesimo contenitore moderato che osserva da quale parte arriva il vento.

E nemmeno perchè la decisione di abbracciare l’ex presidente della Regione condannato per favoreggiamento personale verso persone appartenenti a Cosa nostra e rivelazione di segreto istruttorio, è abbastanza impegnativa. Il fatto è che sono tutti in attesa della decisione del Tar sull’esito dell’ammissione del ricorso presentato da Ignazio Messina. In tanti aspettano di capire cosa succederà e poi decideranno qual’è il posto migliore dove accasarsi. Possibilmente in ambienti vicini ai governi di Palermo e Roma.

Giuseppe Recca

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