A SAN MARCO IL MURO CROLLATO DIVENTA AIUOLA

La stagione importante della nostra città è già avviata con l’apertura delle grandi strutture ricettive. Purtroppo, i danni subiti dal nubifragio del novembre 2016 e del gennaio 2017 lasciano ancora intatti i segni disastrosi.

La Protezione Civile Sicilia ha messo in conto lo stanziamento per gli interventi necessari e il risarcimento in favore delle abitazioni dei privati e delle attività economiche che hanno subito notevoli danni.

Ma una città bagnata dal mare si presenta, colpa dei tempi lunghi della burocrazia, ancora non evidenti situazioni non consone ad una città turistica. Intanto, a San Marco il muro crollato a causa del nubifragio del novembre 2016 è diventato un’aiuola, verdissima e colorata. La natura ha quasi coperto lo scempio, anche se i disagi restano. La viabilità di San Marco è assai precaria e interventi straordinari di manutenzione sembrano non imminenti.

A San Giorgio la situazione è disastrosa. Il lungomare è distrutto, la viabilità interna fatta a pezzi. Sulla spiaggia non c’è più l’accesso e le strade principali che portano al lungomare sono difficilmente praticabili.

Sembra che ci sia la disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale a effettuare un primo intervento non appena approvato il bilancio. Per San Giorgio pare sia disponibile una cifra attorno a 100 mila euro per interventi che riguardano la messa in sicurezza del lungomare e un intervento di ripristino della strada principale che porta al mare. Ma rimane un pericolo, la non pulizia dei canali di scolo dell’acqua. Quando piove l’acqua che proviene a monte della località San Giorgio, dalla SS 115 scende già a cascata per via dei canali otturati da resti di alberi e altri residui.

A giorni dovrebbe partire il primo intervento di pulizia straordinaria delle spiagge. Sono ancora piene di detriti e non offrono,certamente, un buon biglietto da visita per i turisti che spendono soldi per soggiornare nella nostra città.

Filippo Cardinale