A Favara consiglio comunale boccia imposta di soggiorno

Molti consiglieri hanno chiesto ulteriori approfondimenti sugli effetti economici e sociali della nuova imposta, giudicando prematuro approvarla

La seduta urgente del Consiglio comunale di Favara si è chiusa con un secco “no” all’introduzione della tassa di soggiorno proposta dall’Amministrazione del sindaco Antonio Palumbo. Il regolamento, che avrebbe definito modalità, importi e destinazione del contributo a carico dei turisti, non ha superato il voto dell’aula “Falcone Borsellino”, dove la maggioranza dei presenti si è espressa contro.

Durante il dibattito, i consiglieri di maggioranza Pasquale Cucchiara e Salvatore Bellavia hanno tentato di rendere la misura più equilibrata con tre emendamenti: destinare metà del gettito a progetti di transizione ecologica e decoro urbano, ampliare la platea degli esenti includendo richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, e avviare un protocollo con le associazioni di categoria per contrastare il lavoro precario nel turismo. Tuttavia, in assenza dei dirigenti competenti per i pareri tecnici, gli emendamenti sono stati ritirati.

Molti consiglieri hanno chiesto ulteriori approfondimenti sugli effetti economici e sociali della nuova imposta, giudicando prematuro approvarla. Al momento del voto erano presenti sedici consiglieri: dieci contrari, tra cui la presidente Miriam Mignemi, e sei favorevoli. La seduta, convocata d’urgenza, era legata agli atti propedeutici al bilancio di previsione 2025/2027, attualmente sotto la supervisione di un commissario ad acta nominato dalla Regione Siciliana.