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24 MILA EVASORI IN 4 MESI IN PROVINCIA DI AGRIGENTO

Da gennaio ad aprile di questo anno, nell’intera provincia di Agrigento, sono stati scoperti dalle Fiamme Gialle 24 evasori totali, ”fantasmi” sconosciuti al Fisco che operavano in diversi settori economici in totale spregio di tutti gli obblighi tributari. Diverse le attività interessate: a partire dalle costruzioni e dalla vendita di materiale edile, non sono mancati nel novero anche il medico pediatra di Agrigento, il produttore di frutta e di ortaggi di Palma di Montechiaro), il commerciante di computer, software ed attrezzature per ufficio di Porto Empedocle ed il promotore finanziario di Ribera o anche la parrucchiera che operava all’interno della propria abitazione a Canicattì. Nel dettaglio, oltre a queste ditte individuali è stata anche scoperta una s.r.l. di Cammarata, che ha sottratto al fisco più di 10 milioni di Euro di ricavi ed 1,5 milioni di Euro di I.V.A., non presentando nessuna dichiarazione dei redditi per gli anni d’imposta 2008, 2009 e 2010. Nei confronti degli amministratori della società, oltre alla denuncia penale è scattata la proposta di sequestro di beni ai fini amministrativi. Sono state inoltre smascherati un agriturismo nel territorio del comune di Casteltermini e diverse imprese clandestine nel settore della vendita e riparazione di autoveicoli site in tutto il territorio agrigentino. Complessivamente, i redditi che erano stati nascosti hanno superato i 21 milioni di euro; sono stati, inoltre, recuperati più di 4 milioni e mezzo di I.V.A., denunciate a piede libero 36 persone, ed e’ stato proposto alla Magistratura competente il sequestro complessivo di beni per quasi 3 milioni di euro. È stato inoltre accertato che alcuni degli evasori totali scoperti realizzavano le frodi attraverso l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per un valore complessivo di oltre 12 milioni di euro (comprensivo di I.V.A.). Il contrasto all’evasione fiscale, in tutte le sue manifestazioni, dunque, si conferma come uno degli obiettivi principali della Guardia di Finanza, per la realizzazione di migliori condizioni di equità sociale, presupposto indispensabile di ogni progetto di sviluppo dei territori. Sono ormai chiari a tutti, infatti, gli effetti causati da chi si ostina a rimanere totalmente ignoto al Fisco fruendo tuttavia di servizi che restano a carico dell’intera collettività che paga regolarmente le imposte.

Redazione Corriere

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