Il libro di Enzo Di Natali racconta la vicenda di Lillo Ciaccio, pioniere delle staminali e vittima di pregiudizi.

SCIACCA. È stato presentato ieri, nell’ex chiesa di Sant’Antonio Abate di Sciacca, il libro “Il microscopio tarato. Lo scienziato umiliato” di Enzo Di Natali, un romanzo dedicato alla figura di Lillo Ciaccio, ematologo saccense scomparso nel 2018 e fondatore della Banca del cordone ombelicale. Un’inziativa promossa dalla Confraternita SS Crocifisso con il patrocinio del Comune di Sciacca. Un piccolo romanzo che Di Natali, scrittore, teologo e saggista, ha voluto dedicare ad un professionista che ha dato un notevole contributo scientifico e umano alla comunità. Il racconto prende avvio da un busto immaginario collocato in una villa comunale: una giovane studentessa, Lucia, incuriosita dalla dedica, chiede informazioni agli anziani presenti. Il loro silenzio, tra imbarazzo e pregiudizio, viene rotto solo da un uomo disposto a raccontare la verità in un secondo momento. Da quell’incontro nasce un viaggio nella memoria, che porta alla luce una storia rimasta troppo a lungo in ombra. Nel corso del dibattito, sono emerse anche le ben note teorie di Ciaccio sulla possibilità che il DNA possa essere modificato da specifiche condizioni ambientali, un’ipotesi maturata studiando gli effetti del terremoto del 1908 nelle zone di Messina e Villa San Giovanni. Un’intuizione che lo portò a confrontarsi in diversi convegni internazionali, proprio ad Agrigento e Sciacca, dove avvenne il primo incontro con Di Natali. L’autore ha dialogato con Antonella Montalbano. Una serata partecipata che ha fatto riflettere, che ci induce a dire che la memoria scientifica e civile non è mai un fatto scontato. E che a volte servono un libro o un busto che interroga in silenzio per riportare alla luce figure che hanno dato molto alla comunità senza chiedere nulla in cambio. La storia di Lillo Ciaccio diventa così un invito a non lasciare che il tempo cancelli ciò che merita di essere custodito, e a riconoscere il valore di chi ha dedicato la propria vita alla conoscenza e al bene comune. Durante la presentazione sono state presentate due opere artistiche dedicate a Ciaccio, realizzate da Annarita Maretta e Lucia Stefanetti.