Una persona su quattro a rischio povertà in Italia

Un rischio legato ai salari bassi, sotto il 60 per cento della media Ue e alla necessità di far quadrare il bilancio familiare
Eurostat, l’istituto di statistica europeo, ha aggiornato i propri dati sulla povertà ed emerge che in Italia una persona su quattro è a rischio. Si tratta di persone che non possono permettersi un pasto regolare, di avere un’auto a disposizione e di poter pagare l’affitto. Sono i segnali di deprivazione legato ai salari bassi, sotto il 60% della media Ue e alla necessità di far quadrare il bilancio familiare se si hanno figli a carico. Le donne sono le più esposte. Una situazione che in Italia nel 2024 ha riguardato circa una persona su 4 (poco meno del 25%). Lo status lavorativo ha fortemente influenzato il tasso di rischio di povertà, che chiaramente varia dal 10,9% per gli occupati al 66,6% per i disoccupati. Per quanto riguarda l’età, il rischio più elevato è stato registrato per i giovani, quasi adulti, di età compresa tra i 18 e i 24 anni (26,2%), mentre il rischio più basso è stato registrato per gli adulti di età compresa tra i 25 e i 49 anni (19,2%).
Per l’Ue si parla di deprivazione a livello familiare quando non c’è capacità di far fronte a spese impreviste, di permettersi di pagare per una settimana di vacanza annuale lontano da casa, di far fronte a arretrati di pagamento (su mutui o canoni di locazione, bollette, rate di acquisto a rate o altri pagamenti di prestiti), permettersi un pasto con carne, pollo, pesce o equivalente vegetariano ogni due giorni, tenere la casa adeguatamente al caldo, avere accesso a un’auto per uso personale, sostituzione di mobili usurati.