“Un sorriso spezzato troppo presto”: il dolore di Santa Margherita per la morte di Carlo

Accanto al feretro, il dolore straziante del padre Leo, della madre Giovanna e della sorella Greta, circondati dall’abbraccio della comunità

SANTA MARGHERITA BELICE. Un dolore immenso ha attraversato oggi pomeriggio Santa Margherita Belice, in lutto per la scomparsa di Carlo Pendola, sedicenne morto sabato sera in un incidente stradale autonomo a Montevago. Nel pomeriggio la Chiesa Madre di Santa Margherita Belice ha accolto le esequie: centinaia di persone, tra amici, compagni di scuola e cittadini, hanno partecipato al rito, accompagnato da lacrime e silenzio. Accanto al feretro, il dolore straziante del padre Leo, della madre Giovanna e della sorella Greta, circondati dall’abbraccio della comunità. Le parole del parroco don Michele Termine hanno richiamato alla speranza e alla forza collettiva, invitando i giovani a custodire il ricordo di Carlo come esempio di gioia e amicizia.

Il ricordo del giovane è stato accompagnato da testimonianze di amicizia e vicinanza. Tutti hanno raccontato di un sorriso che resterà impresso per sempre, simbolo di una gioventù vissuta con entusiasmo e generosità. Carlo amava il calcio e le moto, passioni che condivideva con gli amici e che rappresentavano la sua voglia di vivere intensamente.