Uccise i genitori, ridotta la pena a Salvatore Sedita
La Corte d’Appello riconosce la parziale incapacità di intendere e volere: da 23 anni a 18 anni e 7 mesi
La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha ridotto a 18 anni e 7 mesi la condanna inflitta in primo grado a Salvatore Sedita, 36 anni, di Racalmuto, riconosciuto colpevole del brutale omicidio dei genitori, uccisi con 47 colpi di mannaia. In precedenza la pena era stata fissata in 23 anni di carcere, oltre a 3 anni in una Rems, ma i giudici d’appello hanno riconosciuto all’imputato una parziale incapacità di intendere e volere, disponendo così una diminuzione della pena. Le vittime, Giuseppe Sedita e Rosa Sardo, di 66 e 62 anni, sarebbero state sottoposte per anni a violenze fisiche prima di essere massacrate nella loro abitazione il 13 dicembre 2022. Subito dopo il duplice omicidio, Sedita aveva fornito agli investigatori una ricostruzione confusa, parlando di “demoni” e di un presunto aggressore “con la maschera e i tatuaggi”, elementi che contribuirono a delineare un quadro di forte alterazione psichica al momento dei fatti.





