Trapani Shark all’attacco: “Pronti a fermare la Serie A”

Ultimatum della società di Trapani alla FIP e alla LBA: “Revocate blocchi e sanzioni o ricorreremo al TAR”. Il caso scuote il basket italiano

La Trapani Shark, la squadra di basket siciliana quarta in classifica nel massimo campionato di pallacanestro, rompe gli indugi e attacca frontalmente FIP e LBA dopo l’incontro con i presidenti Giovanni Petrucci e Maurizio Gherardini, definito dalla società “una delusione totale, un comunicato vuoto di risposte concrete”. Al centro della contestazione il blocco dei tesseramenti, le sanzioni revocate e quella che il club giudica un’interpretazione “rigida e distorta” del Manuale Licenze. Nessun chiarimento, denuncia la Shark, sul presunto debito IVA, già impugnato l’8 dicembre in Commissione Tributaria con richiesta di sospensione, né sulle integrazioni contrattuali dei giocatori Latini e Patti, che il club ritiene pienamente legittime secondo i regolamenti federali. Durissimo anche l’affondo contro Gherardini, accusato di essersi “introdotto in materie di esclusiva competenza FIP” come tesseramenti e contratti. Una frattura che, secondo la società, affonda le radici nel voto contrario espresso alla sua elezione, preferendo l’ex presidente LBA Umberto Gandini. La Shark ribadisce di essere in regola con IRPEF, INPS e Fondo Fine Carriera e annuncia battaglia in ogni sede. Pur confermando la presenza in campo contro Sassari il 21 dicembre, il club lancia un ultimatum: entro l’inizio della prossima settimana FIP e LBA dovranno revocare blocchi, penalizzazioni e multe. In caso contrario, il ricorso al TAR Lazio per chiedere la sospensione immediata della Serie A è già pronto, invocando fumus boni iuris e periculum in mora.

La minaccia è pesante: con la richiesta di possibili risarcimenti milionari, la vicenda rischia di far saltare l’intero equilibrio del movimento. E il basket italiano, ora, teme davvero il blocco totale.