Trapani in emergenza idrica. La Regione ammette errori

Il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, insieme al capo della Protezione civile Salvo Cocina, ha incontrato i sindaci dell’Ati Idrico. Confermato il collegamento tra le dighe Arancio e Garcia

Crisi idrica senza precedenti nel Trapanese, dove i turni di erogazione sono stati ridotti per la scarsa disponibilità dell’invaso Garcia, sfruttato nei mesi scorsi anche per l’agricoltura. Ieri a Palazzo d’Orléans il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, insieme al capo della Protezione civile Salvo Cocina, ha incontrato i sindaci dell’Ati Idrico. Sammartino ha riconosciuto possibili errori nella gestione delle risorse, mentre il presidente dell’Ati, Francesco Gruppuso, ha chiesto una commissione d’inchiesta regionale. Una decina di Comuni restano in difficoltà e si sollecita un’ordinanza che vieti ulteriori prelievi irrigui dal Garcia. Intanto la Regione prova a tamponare l’emergenza: autobotti della Protezione civile riforniscono i centri rimasti senza acqua, collegamenti straordinari tra gli acquedotti Bresciana e Montescuro sono già operativi e il dissalatore di Trapani lavora a pieno regime. Sammartino ha annunciato il collegamento tra le dighe Arancio e Garcia, che consentirà di trasferire risorse idriche, ma l’opera sarà pronta solo tra un mese. Nel frattempo, cittadini e amministrazioni restano in attesa di soluzioni strutturali per superare definitivamente la crisi.