Termine traccia il bilancio 2025 e annuncia: “Lavoro per ricandidarmi nel 2027”
“Il governo Schifani è criticabile per molte cose, ma non certo per la determinazione con cui sta affrontando la vicenda Terme”
Con la conferenza stampa di fine anno, il sindaco Fabio Termine ha ripercorso le principali attività svolte nel 2025 e ha confermato di essere già al lavoro per la propria ricandidatura alle amministrative del 2027, anche se al momento non può dire se lo farà insieme al Pd. Un passaggio politico netto, arrivato dopo che nel Partito Democratico locale si è aperta una frattura interna. Sulla recente presa di posizione dell’area che fa riferimento a Michele Catanzaro, Termine ha preferito non entrare nel merito, spiegando che “l’ultimo dell’anno non è il momento per rispondere”. Ha però annunciato che, in qualità di responsabile regionale Enti locali del Pd, organizzerà una manifestazione in città invitando proprio Catanzaro, segnale di una volontà di confronto nonostante le tensioni. Una frecciatina l’ha comunque lanciata: “Credo che Catanzaro debba valorizzare il ruolo di dirigente politico ed abbandonare un pò quella di capo corrente”. Il sindaco ha rivendicato i risultati ottenuti, sottolineando che “mai come oggi in città ci sono stati così tanti cantieri”, a testimonianza – ha detto – di un’attività amministrativa intensa. Ha voluto mettere in primo piano la riapertura del teatro Samonà, simbolo per decenni di cattiva amministrazione pubblica: “E’ un passaggio importante – ha detto Termine – grazie a sinergia con Regione e privato – abbiamo la possibilità di dotare il territorio di un’offerta culturale di alto livello”. Poi rilievo alle iniziative per la promozione della ceramica, al miglioramento del servizio rifiuti con la nuova ditta che entrerà in azione a gennaio 2026, il “piano delle antenne”, il piano particolareggiato di Monterotondo che implementerà l’offerta turistica, gli interventi sul manto stradale e la riqualificazione di alcune zone della città. Tra le novità annunciate, l’avvio da gennaio di un nuovo assetto per la manutenzione della rete idrica: in città opereranno contemporaneamente tre imprese, con l’obiettivo di accelerare gli interventi. Termine ha espresso apprezzamento per l’impegno della Regione Siciliana sul dossier Terme, affermando che il governo Schifani “è criticabile per molte cose, ma non certo per la determinazione con cui sta affrontando questa vicenda”. Sul fronte del personale comunale, il 2026 si aprirà con un problema strutturale: 25 dipendenti andranno in pensione. Per far fronte alle carenze, l’amministrazione avvierà procedure di mobilità per funzionari e, per la prima volta, trasformerà 13 contratti di categoria C e D da part time a full time. E per il 2026 si è augurato una collaborazione proficua con il consiglio comunale.





