Termine pensa al “patto del Castellucci”: niente azzeramento e innesto di parte della DC
Il sindaco Fabio Termine continua la sua posizione irremovibile che è quella di non azzerare la giunta. Ma nel frattempo sarebbe nato un “patto Castellucci”
SCIACCA- L’abusata frase “per il bene della città” che tantissime volte viene profferita in aula consiliare da parte di consiglieri comunali è di moda anche nella fase più critica della crisi politca che ha investito la coalizione del sindaco Termine. Il no all’azzeramento dell’attuale giunta, didotta a metà dopo la defenestrazione di Di Paola, Gulotta e Curreri, il sindaco Fabio Termine cerca una soluzione che assume il profilo delle cose già fatte pensando di trovare nuovi sostenitori in Consiglio comunale anche per scongiurare una possibile mozione di sfiducia. Da alcuni interventi, in sala Falcone-Borsellino diversi esponenti del centrodestra, al momento appartenenti alla Dc, non nascondono dubbi su una possibile mozione di sfiducia. Gira con voce insistente di un già concreto “patto del Castellucci”. Tra l’altro oggi a Rmk il consigliere della Dc Alberto Sabella mostra distanza da una mozione di sfiducia paventando una nuova fase e a collaborare con l’amministrazione comunale “per il bene della città”. “Il nostro obiettivo è la città, altri pensano alle elezioni”. Vi è, dunque, la possibilità di un miracolo nel periodo natalizio. Chi finora ha parlato in aula di un fallimento del progetto Termine e di una città in agonia, pensa di dare vitalità miracolosa alla città, o meglio ad una amministrazione frtemente criticata.




