Termine messo all’angolo dai suoi: “Fai chiarezza o prosegui da solo”. La sinistra allo sbando e Termine sulla graticola

Colpo di scena in aula consiliare al termine della votazione del Consuntivo 2024, che non è stato approvato. Valeria Gulotta, Simone Di Paola, Alessandro Curreri, Giuseppe Ruffo, Gabriele Modica, Giuseppe Ambrogio e Daniela Campione hanno consegnato alla Presidenza del Consiglio comunale un documento politico durissimo nei confrontio del sindaco

SCIACCA- Stavolta non è il centrodestra a criticare il sindaco Fabio Termine, ma sono Valeria Gulotta, Simone Di Paola, Alessandro Curreri, Giuseppe Ruffo, Gabriele Modica, Giuseppe Ambrogio e Daniela Campione, cioè i suoi alleati, ad essere spietati nel giudizio sul comportamento del sindaco. Da tempo era noto il clima di crisi nella giunta e nella coalizione marcatamente di sinistra. Ora è ufficiale e la “rivolta” avviene al suo interno. Consegnato il documento politico, sono usciti dall’aula. Come è noto, il Pd aveva chiesto una rimodulazione delle deleghe assessoriali, già all’inizio dell’estate. Il sindaco ha tergiversato e infine intendeva chiarire de visu con il deputato Michele Catanzaro.
QUESTO IL DOCUMENTO POLITICO PRESENTATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Con senso di responsabilità e piena consapevolezza del momento istituzionale, abbiamo assicurato la nostra presenza ed il voto favorevole sul Rendiconto finanziario del Comune di Sciacca. Tale atto contabile rappresenta un passaggio fondamentale e imprescindibile per garantire la continuità dell’attività amministrativa e per mettere in sicurezza la gestione finanziaria dell’Ente. Il nostro impegno ha avuto un unico obiettivo: tutelare gli interessi della comunità saccense, garantendo la regolarità dei conti e la stabilità dell’azione amministrativa.
Tuttavia, non possiamo però non rilevare come all ‘intemo della coalizione di governo, nel percorso guidato dal primo cittadino, si stia registrando una situazione di grande incertezza politica, dovuta principalmente alla mancanza di chiarezza, alla mancanza di condivisione ed al mancato coinvolgimento di tutte le figure che in consiglio comunale o in Giunta devono sentirsi nuovamente protagonisti.
Ci teniamo a rimarcare con fermezza che la nostra azione non è mai stata, e mai lo sarà, strumento di rivendicazioni personali, di spartizioni o di azioni punitive nei confronti di qualcuno.
Al contrario, le nostre richieste nascono nell’esclusivo interesse della città, con la volontà di favorire un decisivo rilancio politico e amministrativo del progetto che ci ha portato a vincere le elezioni.
Riteniamo che solo attraverso un chiarimento definitivo e tempestivo da parte del primo cittadino si possano restituire serenità e unità d’intenti necessari per affrontare con efficacia e determinazione l’ultimo anno e mezzo di mandato che ci aspetta in cui portare a compimento opere fondamentali per lo sviluppo della nostra città.
Fino a quando questa chiarezza da parte del Sindaco mancherà, non vi saranno le condizioni minime di serenità per poter condurre un dibattito politico sereno e costruttivo, dentro e fuori l’aula consiliare.
Per tale motivo, la nostra uscita dall’Aula consiliare è un atto dovuto di coerenz.a, di chiarezza politica e di rispetto verso ognuno di noi. E’ un invito esplicito al Sindaco affinché ponga la parola fme a una transizione che non può più prolungarsi, mortificando consiglieri comunali e assessori, ricordandogli, infine, che egli è il capo politico di una intera coalizione, che lo ha convintamente sostenuto per più di tre anni, e non di una sola parte della giunta. Solo con una decisione chiara e condivisa sarà possibile restituire alla coalizione e alla città quella stabilità, quella condivisione e quella prospettiva che i cittadini meritano e per cui ci hanno eletto.

Valeria Gulotta, Simone Di Paola, Alessandro Curreri, Giuseppe Ruffo, Gabriele Modica, Giuseppe Ambrogio e Daniela Campione