Sovareto, Sant’Antonio e Stancapadrone: residenti esasperati per turni idrici: uno ogni due settimane
Si sono riuniti in assemblea tramite il comitato Sovareto, Sant’Antonio e Stancapadrone. Residenti esasperati e strutture ricettive in gravi difficoltà
SCIACCA- L’esasperazione dei residenti è davvero alta ed è frutto dell’erogazione idrica sempre più mancante e che li vede danneggiati in maniera costante rispetto alle altre zone della città, arrivando ad un turno ogni due settimane. Esasperazione che cresce anche per l’incertezza di una incertezza sul futuro prossimo che non li rassicura.
“Sono passati quasi 2 anni da quando si è dichiarata la crisi idrica e da allora non si è sentita
una reale vicinanza da parte della Regione, dell’Assessorato preposto e della Deputazione
regionale del territorio. Si sono viste solo iniziative che non vanno nè nella direzione della
risoluzione definitiva del problema nè nella direzione di una soluzione tampone che darebbe
quel minimo di serenità in attesa della soluzione definitiva”, scrivono in una nota firmata dal presidente Filippo Claudio Alongi.
Esasperazione per turni di erogazione spostati improvvisamente, turni interrotti senza una motivazione ufficiale, turni che non arrivano il più delle volte ad approvvigionare tutti i residenti. Insomma, il caos più totale.
I residenti chiedono una reale e concreta azione di sollecito da chi è stato eletto a tutti il livelli per rappresentarci a partire dal consiglio comunale, dall’amministrazione comunale, dai deputati del territorio, dalla Regione. E poi gli interrogativi: “Dove sono i finanziamenti per le riparazioni che potrebbero
nell’immediato permettere una stabilizzazione della situazione? Dove sono i finanziamenti
necessari a rifare la rete? Si sono finanziati solo i dissalatori che ancora devono entrare in
funzione” e chiedono al Consiglio comunale, vista la gravità della situazione, “che si mettano da parte le
schermaglie politiche e si unisca per dare risposte immediate non solo alla nostra zona ma alle
città di Sciacca”.
