Siciliacque “smentisce” Aica: «Nessun accordo sul debito». I conti restano pignorati e gli stipendi non sono pagati

Euro coins splashing in water

La società ha un credito di 23 milioni nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio idrico nell’Agrigentino

Sulla situazione debitoria di Aica (la società che gestisce il servizio idrico ad Agrigento e provincia) nei confronti di Siciliacque e all’atto di pignoramento presso terzi attualmente in corso (che ha causato il blocco dei conti), Siciliacque ha reso noto che «non è stato raggiunto nessun accordo extragiudiziale e l’unica via per la composizione è dare seguito a quanto stabilito dalla procedura esecutiva in atto». Lo ha sottolineato Siciliacque ricordando che il debito complessivo di Aica, accumulato dal 2023 ad oggi, ammonta a circa 23 milioni di euro come sorte capitale. Dopo aver avviato le azioni giudiziali per il recupero del credito, Siciliacque ha ottenuto la provvisoria esecutorietà parziale e limitata a circa 2 milioni di euro, oltre spese legali e interessi di mora. E, in assenza di adempimenti spontanei da parte di Aica e dei suoi azionisti, ha attivato i pignoramenti presso terzi. «Pur apprezzando quanto è stato fatto in questi giorni dal nuovo vertice di Aica, al quale rinnoviamo il supporto, permangono gravissime situazioni debitorie di cui i soci di Aica sono a conoscenza», conclude la società.Lo stop arriva a 24 ore dall’annuncio di Aica secondo cui «a seguito delle ultime interlocuzioni avviate con Siciliacque e con il supporto delle istituzioni competenti, è stato raggiunto un accordo che consentirà nei prossimi giorni lo sblocco dei conti correnti aziendali. Questa decisione – aveva spiegato Aica in una nota – permetterà di procedere al pagamento degli stipendi ai 283 dipendenti, garantendo così serenità alle famiglie dei lavoratori; avviare un piano di pagamento delle imprese creditrici, molte delle quali attendono da tempo le spettanze; predisporre, con l’assistenza legale, un percorso di definizione complessiva del debito con Siciliacque, anche davanti all’Autorità giudiziaria». «Abbiamo lavorato giorno e notte per arrivare a questo risultato – aveva detto la presidente del CdA, Danila Nobile -. In tre settimane abbiamo portato a casa un risultato fondamentale: salvare Aica e garantire continuità al servizio idrico pubblico. Adesso potremo guardare al futuro con fiducia e responsabilità. I dipendenti e le imprese devono sapere che non sono mai stati soli: il loro impegno e la loro pazienza sono stati determinanti. Ai cittadini voglio dire che stiamo costruendo un nuovo percorso, fatto di fatti concreti e non di parole».