Sicilia prima in Italia per reati contro animali e incendi

Nel rapporto Ecomafia 2025 di Legambiente, l’isola si conferma tra le regioni italiane più colpite da crimini ambientali. Palermo guida la classifica provinciale, mentre Trapani ha la maggiore incidenza territoriale.

Nel 2025 la Sicilia si distingue tristemente per il numero di reati ambientali, secondo quanto emerge dal rapporto annuale Ecomafia di Legambiente. L’isola detiene il primato nazionale per reati contro gli animali, con 1.015 illeciti penali registrati, in aumento del 3,9% rispetto al 2023. È inoltre terza in Italia per reati ambientali complessivi: 3.816 violazioni penali, pari a una media di 10,4 al giorno, con un lieve calo del 2,7% rispetto all’anno precedente.

Nel ciclo del cemento, la Sicilia si colloca al terzo posto con 1.183 reati, sostanzialmente stabili rispetto al 2023. Per quanto riguarda gli incendi boschivi e di vegetazione, l’isola è quarta dopo Calabria, Puglia e Campania, con 351 reati registrati e 14 persone denunciate. Nonostante il calo del 41,6% rispetto al 2023, la Sicilia detiene il primato nazionale per superficie bruciata (17.554 ettari) e si piazza seconda per numero di roghi (451).

Nel ciclo dei rifiuti, la regione è sesta con 709 reati (-2,3% sul 2023), mentre per violazioni contro il patrimonio culturale si colloca al settimo posto (161 illeciti), pur risultando prima per numero di controlli effettuati. A livello provinciale, Palermo è la maglia nera con un incremento del 9% rispetto al 2023. Seguono Messina (412 reati), Trapani (392), Agrigento (375) e Catania (366). Trapani detiene il primato per incidenza territoriale: un reato ogni 6,3 km², seguita da Palermo (uno ogni 6,4 km²) e Messina (uno ogni 7,8 km²).

Nel ciclo dei rifiuti, Agrigento e Palermo guidano con 124 reati ciascuna, seguite da Messina e Catania. Per il ciclo illegale del cemento, Messina è in testa con 85 reati, seguita da Palermo e Agrigento. Infine, per i reati contro gli animali, Palermo è prima con 321 illeciti, seguita da Trapani e Agrigento.