Sciacca, polemica sulle dichiarazioni di Ignazio Messina

Controcorrente: “Le sue dichiarazioni lo collocano più nel ruolo di regista della crisi politica che in quello di garante delle regole”.

Le ultime uscite pubbliche del presidente del Consiglio comunale di Sciacca, Ignazio Messina, accendono il dibattito politico cittadino. Le sue parole, giudicate da più parti poco imparziali, hanno determinato un intervento del Faro di Sciacca del movimento Controcorrente di Ismaele La Vardera, che ha sollevato dubbi sul ruolo di garanzia che dovrebbe contraddistinguere la presidenza dell’aula consiliare. Messina, definito un “sindaco mancato”, secondo Controcorrente in una intervista avrebbe dettato tempi e strategie per la mozione di sfiducia contro l’amministrazione, arrivando a sostenere che un annuncio verbale possa equivalere a un atto formale. Una posizione che rischierebbe di alimentare confusione istituzionale e propaganda. “Il presidente- si legge in una nota di Controcorrente – ha descritto la mozione come “atto di responsabilità”, ma al tempo stesso ha parlato dell’amministrazione come di un ostacolo da rimuovere “a qualsiasi costo”. Dichiarazioni che lo collocano più nel ruolo di regista della crisi politica che in quello di garante delle regole”.

“Pur escludendo una sua candidatura a sindaco – aggiungono – Messina si propone come mentore del futuro politico della città, assumendo un protagonismo ritenuto fuori luogo”. Secondo Controcorrente, chi occupa ruoli di garanzia dovrebbe ricordare che l’equilibrio istituzionale non è un’opzione, ma un dovere verso la comunità.