Sciacca è il comune che spende di più in provincia per il randagismo: 333mila euro
Randagismo, un fenomeno mai affrontato con risoluzione. Tante le promesse nei programmi elettorali, ma mai una soluzione capace di contenere la spesa comunale. Sciacca spende 333.000 l’anno
SCIACCA- I numeri sono ufficiali e sono quelli relativi alla ripartizione dei fondi regionali, quelli dell’assessorato agli enti locali per il 2024. Fondi assegntai ai comuni siciliani con una quota di rimborso delle spese sostenute per il mantenimento degli animali nei canili. l’enorme cifra che spende il Comune di Sciacca è al netto del costo complessivo del servizio. Sciacca è il comune della provincia che spende di più, con 333.501 euro, oltre il doppio rispetto alla città di Agrigento che nel 2024 ha speso 150.330 euro. Poco più di 57 mila euro sono stati spesi da Ribera, 9.453 euro da Menfi, mentre a Licata e Canicattì il mantenimento dei cani è costato 140 mila e 122 mila euro. Una cifra, quella del Comune di Sciacca che la dice lunga sull’inefficacia delle politiche messe in atto dalle amministrazioni. Non è immune anche quella a guida di Fabio Termine. La delega è dell’assessore Agnese Sinagra più volte messa sotto processo dalle critiche dell’opposizione. La Regione dà al Comune di Sciacca più degli altri comuni agrigentini: per il 2024 è pari a e restano a carico delle casse comunale 235.684 euro ai quali vanno aggiunti gli altri costi del servizio: gli interventi di soccorso, le sterilizzazioni, la cattura degli animali e le stesse iniziative messe in campo per tentare di arginare il fenomeno randagismo. Ad oggi i cani ospitati nei due canili cui il comune di Sciacca fa riferimento sono 211, molti di questi sono presenti da anni nelle strutture. La legge prevede anche che vengano gradualmente reimmessi nel territorio, dopo la sterilizzazione, ma sono 10 quelli che hanno lasciato i canili. 70 sono i cani che sono stati affidati alle associazioni, 40 le sterilizzazioni effettuate. Si conta di ricominciare, garantendo una volta al mese, la sterilizzazione gratuita dei cani padronali a chi ha un Isee basso o ai proprietari ultrasessantacinquenni, ma è chiaro che la questione è ben più complessa, con il solo costo di mantenimento degli animali nei canili che lo certifica in maniera inequivocabile. A tutto ciò si aggiunge la questione dell’ambulatorio veterinario che dovrebbe essere attivato in contrada Ferraro, ma il cui progetto è ancora nella fase dell’esame da parte delle autorità competenti.




