Sciacca celebra il suo “oro rosso”: successo per il documentario “Deep Coral”

Una produzione di Fuori Riga che ricostruisce un secolo di lavoro sul corallo fossile di Sciacca, a partire dalla figura ribelle e pionieristica della nonna Concetta

SCIACCA. Alla storia del corallo fossile, trasformato in arte e gioielli grazie a generazioni di maestri artigiani, è stato dedicato il documentario “Deep Coral”, prodotto dal Museo del Corallo Nocito e realizzato da Fuori Riga in occasione di Agrigento Capitale della Cultura. prima proiezione, ospitata ieri sera nella ex Chiesa della Raccomandata gestita da Italia Nostra, ha registrato un notevole successo. La piccola sala era gremita di gente e tanti sono rimasti fuori dall’edificio. Sarà necessario fare una seconda proiezione per accontentare chi era rimasto fuori. Un messaggio che conferma quanto il corallo non sia soltanto un simbolo del passato, ma un patrimonio vivo che continua a emozionare e a unire la comunità.

La regia e la scrittura di Gero Tedesco, le ricostruzioni in 3D di Nicola Palmeri e la parte tecnica curata da Davide Sclafani e altri professionisti, hanno dato vita a un’opera di grande qualità, capace di condensare in un’ora la passione e la memoria di una città. Il racconto si intreccia con le ricerche di Giuseppe Di Giovanna, Laura Nocito Di Giovanna e Mario Di Giovanna, che hanno ricostruito un secolo di lavoro sul corallo fossile di Sciacca, a partire dalla figura ribelle e pionieristica della nonna Concetta. La narrazione si muove tra il mare e la terra, arricchita dai contributi di esperti e docenti universitari come Maria Concetta Di Natale, Fausto Grassa e Franco Andaloro. La voce fuori campo di Nicola Puleo, attore che in questi giorni è nelle sale di tutta Italia con un film di Luc Besson, e il gioiello poetico di Vincenzo Licata aggiungono intensità e suggestione. “Un documento – dice convintamente lo scrittore ed operatore culturale Raimondo Moncada – che merita di entrare nelle scuole e di diventare occasione di consapevolezza, per ricordare ciò che Sciacca è stata, per comprendere cosa rappresenta oggi il corallo e per immaginare come questa ricchezza possa ancora svilupparsi”.